Eco-sci? E’ possibile!
Pur sembrando un controsenso anche i “bianchi” sport invernali hanno iniziato la propria svolta “green”, nel tentativo di meglio intercettare la sensibilità del consumatore.
Le aziende produttrici presentano ogni anno sul mercato nuovi modelli più veloci, più sicuri, più confortevoli di quelli dell’anno precedente e i “vecchi” sci e snowboard finiscono inesorabilmente la loro carriera nelle cantine, ma più spesso nelle discariche.
In Francia, dove ogni anno vengono gettate 1500 tonnellate di sci, l’azienda Tri-Vallèes ha inventato un metodo per il riciclo: estratte le parti metalliche il resto può essere trasformato in combustibile ad alto potenziale per i forni dei cementifici. “Questi materiali – spiega Gauthier Mestrallet responsabile ricerca e sviluppo di Tri-Vallees – bruciano bene e sviluppano un calore notevole. I cementifici sono interessati all’offerta, perché 3 tonnellate di questi rifiuti equivalgono a una tonnellata di petrolio“. Così, anche se il numero di sci riciclati non è ancora abbastanza elevato da alimentare una catena di riciclaggio autonoma, nel 2009 ne sono state utilizzate 190 tonnellate, con l’obbiettivo di raggiungere quota 250 per il prossimo anno.
Più creativa la soluzione proposta da Green Mountain Sky Furniture, compagnia del Vermont (USA) che del riciclo ne ha fatto un’arte. Gli sci vengono adattati per la realizzazione di oggetti di design unici: sedie, tavoli e panche realizzate su ordine del cliente. Basta quindi portare i vecchi sci perchè i designer scatenino la propria creatività, oppure, utilizzare le riserve di magazzino impiegando gli sci restituiti da altri clienti.
Anche sul mercato del nuovo, comunque, non mancano le proposte “green”: per le sciatrici esperte sono a disposizione gli sci Attraxion Echo di Rossignol, che utilizzano materiali naturali e riciclati ma diventano aggressivi sulle piste. Il 20% della fibra utilizzata è naturale e la sua coltivazione richiede poca acqua, mentre il cuore dello sci è in pioppo estratto da una foresta a coltura controllata. Rispetto agli sci tradizionali, viene utilizzato il 50% di inchiostro e il 10% di materiali compositi in meno. Il battistrada è composto al 25% da materiale riciclato e anche lo stemma è realizzato con rimanenze di pelle nubuck.
Sempre la Rossignol propone per lo snowboard la tavola Experience con un battistrada in polietilene riciclato, una sola mano di inchiostro di serigrafia per minimizzare l’uso di solventi e nessun rivestimento superiore. Naturalmente, la custodia per il trasporto è in cotone senza cerniera, quindi riciclabile.
Ilaria Burgassi