Change Up: come il consumatore può cambiare le regole con acquisti responsabili
Sostenibilità anche negli acquisti, come controparte di quella nella produzione. È la proposta di ‘Change up! Scelgo io’, il primo salone e temporary shop del vivere sostenibile che, lo scorso week end, ha esposto a Milano nuove idee in vista delle prossime festività, con una selezione di marchi e aziende di vari settori: dalla moda sostenibile alla cosmesi naturale e cruelty free, dall’alimentazione sana al green design.
“La strada della sostenibilità è una necessità per tutti, che noi non viviamo come una rinuncia, bensì come una continua scoperta di nuove possibilità – sostengono le organizzatrici – una strada che percorriamo ogni giorno con entusiasmo e curiosità, cercando di coinvolgere più persone possibili”. I numeri, del resto, confermano che il progetto va nel verso giusto: secondo i ricercatori dell’Icea (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale), dal 2009 al 2010 i consumi ‘green’ hanno registrato un incremento del 35%, con una crescita superiore a qualsiasi altro settore e la moda sostenibile, nello stesso periodo, ha generato un giro d’affari di circa 370 milioni di euro in Italia e in Europa. Soltanto in Italia, inoltre, il settore della bio-ecocosmesi registra nel 2011 impennate verso l’alto: + 23 % per i prodotti, + 20 % per le aziende, + 5% per il fatturato con stime di crescita del +5,4% per il secondo semestre 2011, a fronte di un valore totale del mercato che toccherà i 385 milioni di euro (dati Unipro, luglio 2011).
Ques’anno, la manifestazione ha avuto come main partner Banca Popolare di Milano che ha promosso, assieme a Centrale di Mobilità di Legambiente, spostamenti più agili, meno inquinanti e meno cari, offrendo ai visitatori milanesi sconti su bikesharing e carsharing. Sempre a cura di BPM, consulenze gratuite per incentivare l’uso di fonti rinnovabili. Durante la manifestazione, Biosophia - caterer che opera anche nel mondo della medicina naturale, ayurvedica e antroposofica – ha promosso un incontro sul Menù di Natale secondo i nuovi canoni del benessere: appagante, cruelty free e senza sprechi. Sempre incentrato sul food, l’incontro con la ecofoodblogger Lisa Casali, autrice dei libri “La cucina a impatto (quasi) zero” e Cucinare in lavastoviglie, che ha presentato le sue originali ricette a basso consumo.
Spazio, naturalmente, anche per la moda, con una selezione di eco-ethic fashion brand di abbigliamento e accessori di alta qualità e ricerca, creatività e attenzione alla filiera produttiva, con riutilizzo di materiali di recupero o valorizzazione di tecniche artigianali per promuovere la condizione femminile di paesi del Sud del Mondo. Appuntamento clou è stato il workshop dal titolo “Moda responsabile tra etica ed estetica” coordinato da Francesca Romana Rinaldi, docente Bocconi e titolare del blog Bio-Fashion, che ha realizato un’intervista a Gabriella Ghidoni per parlare di Royah e delle sue collezioni realizzate in un atelier di Kabul. Per la prima volta a Milano, sono state esposte, inoltre, le borse artigianali Light for New Life Foundation, provenienti dalla Tanzania. “Le aziende di moda – spiega a Greenews.info Francesca Rinaldi – stanno cambiando i loro obiettivi: al primo posto, non è più il profitto, ma la ricerca dello spirito del territorio in cui l’azienda è inserita. In questo modo, il fine ultimo della produzione non è più solo il design, ma il perfetto equilibrio tra etica ed estetica, perché ormai il guadagno deve essere considerato a lungo termine: il consumatore è sempre più informato e cerca prodotti non soltanto belli, ma anche sostenibili. L’azienda, per essere competitiva, deve risultare credibile, soltanto così può fidelizzare la propria clientela”. Un concetto ribadito anche dall’Associazione Greencommerce, tra i partner dell’iniziativa fin dalla prima edizione.
Nella tre giorni milanese sono stati offerti anche trattamenti e consigli utili sulle ultime tendenze del make up, come prodotti per viso, capelli e corpo, anche ”alla spina” grazie ai distributori di Ricaricando, presenti nell’oasi benessere e bellezza Dr. Hauschka; a fianco, le nuovissime fragranze interamente naturali firmate Centro Botanico e la linea OM Officinali di Montauto, direttamente dalle colture biologiche della Toscana.
In un periodo dell’anno in cui la casa diventa centrale nella vita di ognuno, ampio spazio è stato infine dedicato all’abitare: al “Village del Negozio Sostenibile”, Best Up - circuito per la promozione dell’abitare sostenibile – ha raccolto realtà del settore arredo note per una progettazione in chiave ecologica. A conclusione dell’evento, Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo ha premiato – assieme alle organizzatrici - i prodotti delle imprese espositrici che meglio hanno saputo rispondere ai principi del C2C (Cradle to Cradle, “dalla Culla alla Culla”), un metodo per la riduzione dei rifiuti nella produzione, alla valorizzazione delle risorse locali, all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e al rispetto della diversità biologica e culturale. A vincere il primo premio, Rivaviva produttore di arredi naturali; menzione speciale per Vipot (vasi realizzati con materiali vegetali di risulta) e La Bolsina (borse e borsoni da materiale reciclato).
Agnese Pellegrini