Dynamo Camp, la natura per curare i bambini
Ai bimbi che arrivano qui per la prima volta, sembrerà di stare in un paradiso terrestre. O almeno in un luogo che gli assomiglia molto. Dynamo Camp è nato nel 2007 per ospitare gratuitamente, per periodi di vacanza e svago, bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e croniche, in terapia o nel periodo di post ospedalizzazione. Si trova a Limestre, sull’Appennino pistoiese, in un’oasi Wwf di quasi mille ettari: boschi, pascoli, torrenti, animali selvatici e domestici. Un luogo ben lontano dalle stanze grigie e asettiche degli ospedali, dove la tutela della natura si coniuga con le attività benefiche di sostegno ai giovani ospiti, che qui ritrovano la spensieratezza e il sorriso. «Amo questo posto perché qui è come se fossi a casa. Passare del tempo in mezzo alla natura incontaminata è molto più rilassante, anche perché si impara ad ascoltare la musica della natura. Ho sempre sognato di cantare intorno al fuoco!!!!!!!», scrive entusiasta una bambina.
«Il camp è nato da un’idea di Vincenzo Manes, un uomo di finanza impegnato nella filantropia, che ha deciso di sposare il progetto di Paul Newman», spiega il direttore Roberto Orlandini. Il grande attore americano ha dato il via al progetto degli Hole in the Wall Camps (di cui oggi fa parte anche Dynamo Camp), nel 1988, proprio per regalare a bambini affetti da gravi malattie una via di evasione dalle sofferenze. «Quando Manes ha comprato il KME Group (società che opera nella produzione di leghe di rame, ndr) – continua Orlandini – ha visto che tra le proprietà del gruppo c’era anche una fabbrica dismessa di viti di rame, e accanto a questa una riserva di caccia di quasi 1.000 ettari. Il posto sembrava ideale per il Camp e si prestava benissimo anche a diventare un’Oasi. La prima cosa che abbiamo fatto, nel 2005, è stata proprio chiedere l’affiliazione al Wwf, che ci è stata concessa subito».
Due anni più tardi, dopo i lavori di ristrutturazione della ex-fabbrica, il complesso ha aperto le porte ai ragazzi come campo estivo: nel 2007 ne sono stati ospitati 60, ma il numero di bambini, di patologie accolte e di programmi è aumentato di anno in anno. Oggi la struttura accoglie annualmente quasi 1.000 ragazzi dai 7 ai 17 anni, includendo anche, in sessioni dedicate, fratellini sani e genitori, e offre programmi in ogni mese dell’anno, nell’ambito delle sessioni estive, delle vacanze pasquali e natalizie, dei weekend per le famiglie, delle sessioni internazionali.
I bambini provengono da tutta Italia e anche dall’estero (Germania, Iraq, Giordania, Emirati Arabi, per esempio). In cinque anni di attività, sono sbarcati a Limestre 2.419 bambini e ragazzi e 363 famiglie. Ad accoglierli, hanno trovato un ambiente rilassante e sereno e attività per tutti i gusti. A partire dalla visita all’Oasi, attrezzata con una serie di percorsi escursionistici e didattici completamente accessibili, che permettono di osservare la grande biodiversità della flora e della fauna. Vengono organizzate passeggiate nel bosco per far scoprire ai bambini i canti degli uccelli e le impronte degli animali. «Ci sono cinghiali, volpi, aquile reali. E anche il lupo si sta riavvicinando», spiega Orlandini. Ma le attività all’aperto non finiscono qui: ogni giorno i giovani ospiti possono scegliere anche tra arrampicata, tiro con l’arco, nuoto, scuola di circo, equitazione e fattoria, dove vengono allevati animali domestici. Se è brutto tempo, ci sono i laboratori indoor di arte, teatro, fotografia e cortometraggio, radio (da giugno 2011 è attiva la web radio del camp).
Alla base di tutte le attività c’è il concetto della “terapia ricreativa”, che, spiegano i responsabili di Dynamo, «significa partecipazione a un’avventura, condivisione di esperienze indimenticabili con coetanei e riscoperta delle proprie capacità. L’esperienza si concentra sulla scoperta di nuove potenzialità e su nuove possibilità di apprendimento in varie forme. In questo modo i benefici tendono ad essere di lungo termine, spesso permanenti, e si verificano cambiamenti positivi nella capacità dei bambini di confrontarsi con la loro malattia».
I bambini lavorano in squadra, sempre seguiti da volontari e personale formato ad hoc. Per qualsiasi necessità, al Camp c’è un’infermeria completamente attrezzata e sono presenti, 24 ore su 24, medici ed infermieri specializzati in oncoematologia pediatrica. In questi anni di attività, il progetto ha vinto diversi premi, come il Kresge Capital Challenge Grant, della prestigiosa fondazione americana Kresge, la Medaglia di Adesione Presidenziale per l’iniziativa Open Day 2010, e un riconoscimento nell’ambito del “Premio Amico della Famiglia 2009” del Dipartimento per le Politiche della Famiglia del Governo italiano.
Novità dell’estate 2011 è stato il Camping Lab, un campeggio attrezzato con tende e infermeria, a circa 1000 metri di altezza, dove i ragazzi possono vivere un’esperienza emozionante: guardare le stelle, cantare attorno al fuoco, partecipare a laboratori scientifici. «Quest’anno il camping poteva ospitare 40 ragazzi più i volontari, ma dal prossimo anno raddoppieremo il numero delle tende, in modo che tutti gli ospiti possano partecipare insieme al campeggio», racconta Roberto Orlandini.
Chi volesse diventare volontario al Dynamo Camp può trovare tutte le informazioni necessarie a questo indirizzo.
Veronica Ulivieri