“Ciclovia del Sole”: l’Europa che abbatte i confini grazie alla bicicletta
Unirà l’Europa a dispetto di lingue e frontiere, l’infrastruttura green che collegherà Capo Nord a Malta. E’ la Ciclovia del Sole, itinerario cicloturistico e naturalistico parte del circuito Eurovelo 7.
Per realizzare l’infrastruttura leggera, che attraverserà anche la penisola ed è stata dichiarata “strategica” dal Governo, la legge di stabilità destina un finanziamento di circa 10 milioni di euro sui venti necessari per il tratto emiliano-romagnolo, nell’ambito di un complessivo stanziamento di 96 milioni di euro per quattro ciclovie di interesse nazionale – oltre la Ciclovia del Sole, il Grande Raccordo Anulare delle Bici (GRAB) di Roma, la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese e la VenTo, la ciclabile Venezia-Torino lungo il Po, che completerebbe il corridoio Eurovelo 8, da Barcellona a Kiev.
Per il percorso emiliano, che va da Verona a Firenze passando per Bologna e l’Appennino, ulteriori 5 milioni di euro saranno stanziati dal Collegato Ambientale per il recupero ad uso ciclabile del tracciato dismesso della linea ferroviaria Bologna-Verona. Il resto delle risorse dovrebbe arrivare da fondi europei, mentre un tratto di ciclabile vicino all’aeroporto di Bologna sarà finanziato proprio dalla società dello scalo Marconi, grazie a un accordo di “decarbonizzazione” già stipulato tra questa e il Comune felsineo.
“Nell’obiettivo di promuovere l’uso della bicicletta e incentivare il cicloturismo, valorizzeremo la green economy del nostro territorio, le eccellenze paesaggistiche, naturalistiche e architettoniche“. Così Andrea Colombo, assessore bolognese alla Mobilita’, presentando il progetto del tratto emiliano della Ciclovia.
La realizzazione sarà regolata da un Protocollo d’intesa tra Città metropolitana di Bologna, tre Unioni di Comuni e singoli enti locali interessati dal tracciato. Il Protocollo prevede un percorso intermodale che da Crevalcore a Porretta, sull’Appennino, si basa sulle due ruote ma anche su treno e mezzi navali. L’accordo “serve a fare sistema per identificare in maniera definitiva l’esatto tracciato della ciclovia e impegnarsi reciprocamente a definire le risorse e i progetti per realizzare progressivamente il tracciato”, spiega Colombo.
Intanto sarà possibile collegare tratti di ciclabili esistenti con il tracciato europeo: così, grazie a interventi leggeri, entro un anno dovrebbe essere già pronto il tracciato di pianura. In città, il percorso prevede un passaggio sulla tangenziale delle biciclette, l’anello ciclabile realizzato sui viali a ridosso del centro, fino alla velostazione Dynamo, attiva da diversi mesi a servizio dei ciclisti come punto di riparazione, sosta e parcheggio dei mezzi a due ruote per pendolari e turisti. Ideale punto di partenza per un tour del centro con cui sgranchirsi le gambe.
Lasciata Bologna in direzione sud, nella zona di Sasso Marconi si potrà percorrere il tragitto con il trasporto in treno lungo la Porrettana, coniugando così “le esigenze più familiari e più avventurose”, spiega l’assessore. Seguendo il percorso del fiume Reno lungo la Porrettana, si arriva, dopo Porretta, ai laghi di Suviana e Brasimone. Scorci e brezza che solo la montagna sa regalare. Da lì in poi, è terra toscana, che accoglie con le foreste della Riserva Naturale Acquerino – Cantagallo, in territorio pistoiese, e con tradizioni culinarie rinomate.
Se la parte di pianura della Ciclovia del Sole sarà percorribile per il 2018, il taglio del nastro per quella di montagna e dunque per l’opera completa si prevede nel 2020.
Cristina Gentile