Bauer ottiene la certificazione LEED Gold per le nuove costruzioni
Mentre a Milano va in scena il MADE Expo e si susseguono le presentazioni del Green Building Council Italia, per informare i progettisti sulle opportunità della certificazione LEED, da Trento ci giungono notizie di un caso particolarmente virtuoso. La nuova sede del produttore di dadi e zuppe Bauer SpA, a Spini di Gardolo (Trento), inaugurata a maggio di quest’anno, nei giorni scorsi ha ufficialmente ottenuto, per prima nel nostro paese, la certificazione secondo il protocollo LEED® Italia NC (nuove costruzioni) 2009 con livello GOLD. L’edificio si è aggiudicato infatti 72 punti su 110, ben al di sopra delle aspettative iniziali di committente e costruttore.
Anche la scelta del luogo dove costruire la fabbrica ha contribuito al risultato, secondo la logica LEED, che non si limita a valutare l’efficienza energetica, ma estende il giudizio in maniera “olistica”, a partire dalla contestualizzazione della location. In questo caso vicino a fermate del trasporto pubblico e portabiciclette, per favorire una mobilità dolce. Le pavimentazioni di parcheggio e marciapiedi sono in materiali caratterizzati da un alto indice di riflessione solare, per contribuire a ridurre l’effetto isola di calore, rubinetterie elettroniche temporizzate permettono di non sprecare acqua e così le apparecchiature con bassi regimi di consumo consentono un risparmio idrico annuale di oltre il 45%. Uno specifico sistema di stoccaggio delle acque meteoriche riduce poi l’utilizzo di acque potabili e la produzione di acque reflue.
Sul versante dell’energia sono stati installati 190 moduli fotovoltaici e 15 collettori solari (potenza sviluppata: 34.9 kW/ora) per la produzione, in loco, di energia rinnovabile. Persino dal punto di vista visivo l’impatto dello stabile, progettato dall’architetto Massimo Leonardelli di Oficina Engineering, è gradevole: sul tetto di 2.500 metri quadri è stato, ad esempio, realizzato un grande giardino per favorire l’impermeabilizzazione naturale, un maggiore isolamento termico, la riduzione dell’inquinamento sonoro. Il tetto verde ha inoltre una valenza sociale: oltre a essere a disposizione dei dipendenti durante le pause, ha un orto didattico a uso delle scolaresche del territorio. Tra le soluzioni adottate per garantire il comfort negli ambienti interni le ampie vetrate protette da frangisole in legno che modulano l’ingresso della luce solare diretta e consentono l’illuminazione naturale per oltre il 75% degli spazi occupati.
«È il primo e finora unico progetto certificato secondo gli standard LEED Italia NC 2009 – spiega Giovanna Flor, amministratore unico di Bauer – Siamo molto orgogliosi di questo traguardo ottenuto, che impone per gli ambiti di efficienza energetica regole molto più restrittive e rigorose rispetto all’omonimo sistema LEED statunitense». Per l’azienda trentina, che dagli anni Venti del secolo scorso produce preparati per brodo e insaporitori, sia biologici che tradizionali, l’idea di ripensare al proprio stabilimento in chiave di tutela ambientale è stata una logica conseguenza del proprio business. Se la motivazione prima era quella di ingrandirsi e di avere un edificio non energivoro, i benefici si son dimostrati presto maggiori anche sotto altri aspetti. «Questo riconoscimento rappresenta un passo importante e va a sottolineare una missione che da sempre vede legata la nostra azienda a valori nei quali crediamo fortemente come la naturalità e sostenibilità ambientale – prosegue Flor – L’adozione di pratiche sostenibili nella progettazione edilizia ci ha permesso di conseguire benefici ambientali, economici e sociali. Un edificio LEED consente un minor consumo energetico e ridotti costi di gestione e manutenzione, maggior benessere e produttività per gli occupanti. Numerose indagini inoltre confermano che l’elevata qualità ambientale degli edifici certificati aumenta la produttività degli operatori, contestualmente alla riduzione delle assenze e a una migliore vivibilità sul posto di lavoro».
«Il sistema LEED è olistico – confermano da GBC Italia – guarda all’edificio nel suo insieme, tenendo conto dell’efficienza energetica nel suo complesso ma anche del benessere di chi in quell’edificio ci dovrà vivere o lavorare. Studi americani dimostrano ad esempio che nelle scuole costruite secondo i dettami LEED gli alunni si ammalano di meno di allergie e di patologie respiratorie e imparano di più». Proprio sul versante dell’edilizia scolastica, tra l’altro, è ancora il Trentino ad aggiudicarsi un altro primato italiano in termini di sostenibilità architettonica. All’inizio di ottobre anche il plesso scolastico di Romarzollo di Arco, inaugurato a settembre dello scorso anno e costato 14 milioni di euro, ha conseguito la certificazione LEED Platinum secondo lo standard americano, e ora GBC Italia ha appena finito di trasporre questo protocollo al contesto italiano.
«L’Italia si conferma una realtà in cui esistono le eccellenze che, misurate attraverso il metro LEED, riescono a qualificarsi anche nel panorama internazionale – dichiara Mario Zoccatelli, presidente di GBC Italia – I protocolli di certificazione rappresentano punti di riferimento su cui basare politiche di crescita e sviluppo». Dal 2008, anno di nascita dell’associazione no profit GBC Italia, l’interesse per i sistemi costruttivi secondo criteri di efficienza energetica e ecosostenibilità LEED è cresciuto, in particolare nel nord Italia, e sono spesso le pubbliche amministrazioni a manifestare interesse, nonostante il sistema di valutazione sia volontario. Attualmente in Italia vi sono 23 progetti che hanno già conseguito la certificazione LEED secondo diversi protocolli americani e sono 124 i progetti ancora in fase di certificazione; tra questi circa 30 progetti concorrono per essere certificati LEED Italia.
Alessandra Sgarbossa