UE: no alle richieste italiane di proroga su PM10
Secca bocciatura della Commissione Europea per quasi tutte le 12 richieste provenienti da Campania, Puglia e Sicilia riguardanti l’esenzione temporanea dagli standard di qualità dell’aria in materia di PM10, le cosiddette “polveri sottili”.
Soltanto una proroga è stata concessa per una delle aree indicate dalla regione Campania, dal momento che sussistono le condizioni necessarie previste dalla direttiva europea in materia.
Per tutti gli altri casi il “no” della Commissione è stato motivato dalla scarsità dei dati raccolti nelle aree interessate e dal fatto che le misure delineate dalle regioni nei piani per la qualità dell’aria non garantiscono affatto che in futuro le norme e i limiti massimi di concentrazione saranno rispettati al termine della proroga. In mancanza di una pronta soluzione del problema si creano dunque le premesse per l’ apertura di una procedura d’infrazione alle direttive comunitarie.
Ancora a settembre del 2009 la Commissione aveva bocciato altre 62 richieste di proroghe provenienti da regioni italiane del Centro Nord, approvandone solo 5. Stesse anche le motivazioni: l’inquinamento da PM10 non può essere considerato un’emergenza, piuttosto è un problema verso cui l’Unione Europea ha sollecitato una risoluzione da parte degli stati membri già a partire dagli anni Novanta.
Caterina Tripepi