Ministero dell’Agroalimentare? L’ex ministro Pecoraro Scanio risponde a Renzi
L’ex Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, oggi Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio risponde al presidente del consiglio Matteo Renzi, che ha annunciato ieri di voler cambiare la denominazione al Ministero delle Politiche Agricole in “Ministero dell’Agroalimentare” (regalo all’amico Farinetti?).
«Il Dicastero dell’Agricoltura– dichiara Pecoraro Scanio – deve avere al centro la tutela della biodiversità, la qualità dell’agricoltura e della imprenditorialità multifunzionale dei nostri agricoltori. Il riferimento all’agroalimentare non deve essere un trucco per facilitare una subalternità alle multinazionali del cibo e un’apertura così a Ogm e TTIP».
«È necessario salvaguardare le conquiste di Slow Food e della multifunzionalità – prosegue l’ex ministro – Il rilancio del Made in Italy si è ottenuto grazie alla difesa della tipicità e della biodiversità da parte dei nostri coltivatori, di associazioni come Slow Food di Carlo Petrini e della legge sulla multifunzionalità, sostenuta da importanti organizzazioni agricole». «A questo annuncio devono far seguito – conclude Pecoraro Scanio – concreti provvedimenti che aiutino gli agricoltori a migliorare le proprie capacità di trasformazione e commercializzazione di prodotti di qualità e misure che contrastino l’agropirateria e i tentativi di imporre Ogm, ormoni e altre pratiche dannose al nostro sistema agroalimentare, all’ambiente e alla salute, invise alla stragrande maggioranza e agli stessi consumatori».
Nella conferenza stampa di ieri a Roma,Renzi aveva infatti annunciato, nel consueto spirito trionfale: “Oggi a Palazzo Chigi abbiamo firmato il protocollo d’intesa fra Ministero delle Politiche Agricole e Intesa Sanpaolo. Nei prossimi 3 anni verranno stanziati 6 miliardi di credito dedicati all’agroalimentare. Risorse che permetteranno nei prossimi anni 10 miliardi investimenti e creeranno, si stima, 70mila posti di lavoro”, aggiungendo: “Pensate al cibo, al food, settore in cui l’Italia non ha rivali sul pianeta. È una parte importante del presente dell’Italia e dell’impegno del nostro Governo e lo sarà sempre di più in futuro: per questo abbiamo deciso di cambiare il nome del ministero guidato da Maurizio Martina che da ministero delle politiche agricole alimentari e forestali prenderà il nome di Ministero dell’Agroalimentare. Non è, insomma, un lavoro che iniziamo oggi, contiamo già numeri importanti e abbiamo ottenuto risultati incoraggianti, grazie anche allo straordinario volano costituito da Expo“.
Redazione Greenews.info