La sfida ambientale della Santa Sede
Pubblichiamo la nota di Mons. Renato Boccardo, Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, in occasione dell’evento “Uniamo le Energie”:
“Sempre più spesso il dolore, la sofferenza, le guerre e le ingiustizie del nostro mondo sono connesse alle problematiche dei rifornimenti energetici; spesso i più forti prendono energia dai più deboli lasciando a questi solo gli effetti generati sull’ambiente dalle attività antropiche.
Il Santo Padre Benedetto XVI, ha affermato con forza l’importanza dei temi ambientali ed energetici nel messaggio per la Giornata della Pace del 2007, posta sotto il motto ” La persona umana, cuore della pace”. In esso il Papa scriveva: “Accanto all’ecologia della natura c’è….una ecologia che potremmo dire “umana”… L’esperienza dimostra che ogni atteggiamento irrispettoso verso l’ambiente reca danni alla convivenza umana e viceversa. Sempre più chiaramente emerge un nesso inscindibile tra la pace con il creato e la pace tra gli uomini. L’una e l’altra presuppongono la pace con Dio”. E spiegava: “Ci aiuta a comprendere quanto sia stretto questo nesso tra l’una ecologia e l’altra il problema, ogni giorno più grave, dei rifornimenti energetici…. In alcune regioni del pianeta in cui si vivono ancora condizioni di grande arretratezza… lo sviluppo è praticamente inceppato anche a motivo del rialzo dei prezzi dell’energia. Che ne sarà di quelle popolazioni?” (cfr. nn. 8 e 9).
Per questo, durante il mio mandato come Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, abbiamo individuato nelle fonti di energia rinnovabile e nelle tecnologie mirate alla mitigazione dell’impatto ambientale la forma più opportuna per realizzare concretamente ciò a cui i Sommi Pontefici Benedetto XVI e Giovanni Paolo II ci hanno esortato.
La sfida dell’energia è esaltante perché consiste nel far muovere e funzionare il mondo superando le convenzioni tecnologiche attuali ed escogitando sistemi innovativi e più intelligenti, garantendogli la stessa autonomia, produttività e mobilità, eliminando quanto più possibile l’impatto sull’ambiente sia a livello locale che globale.
Non solo. Deve essere obiettivo comune quello di offrire all’umanità dei sistemi di generazione dell’energia talmente
intelligenti da essere sostenibili e applicabili anche in aree nelle quali l’avanzamento tecnologico stenta ancora ad arrivare. Lottare per trovare non solo fonti energetiche eque – perché equamente distribuite – ma anche tecnologie adatte a sfruttarle in maniera accessibile, equivale a dare giustizia al nostro mondo. Per questo, i piani dello Stato della Città del Vaticano sono stati orientati a pareggiare il bilancio energetico producendo tutte le risorse elettriche e termiche necessarie con sistemi in grado di annullare le emissioni di inquinanti e di gas climalteranti. I primi progetti con cui è avvenuto una sorta di “battesimo” dello SCV in questo ambito sono l’impianto fotovoltaico sulla copertura dell’Aula delle Udienze Paolo VI e l’impianto di solar cooling presso la Mensa di Servizio; essi hanno reso possibile una trigenerazione di caldo, freddo ed elettricità da energia solare.
L’auspicio è che si possano avviare ulteriori progetti in grado di coprire gradualmente i fabbisogni, fino all’intero, facendo così un giorno dello Stato della Città del Vaticano il primo al mondo ad essere alimentato da sole energie alternative.”