Approvato il budget UE 2012: un sostegno alla “Strategia 2020″
L’approvazione delle cifre finali e delle aree di spesa prioritarie del bilancio comunitario per il 2012, ha monopolizzato l’ultima seduta plenaria del Parlamento Europeo. Come prevedibile, i problemi di disaccordo con il Consiglio non sono mancati e hanno riguardato ,soprattutto, la Strategia 2020 dell’Unione Europea.
Come ha sottolineato la relatrice Francesca Balzani, deputata italiana di centro-sinistra e responsabile del bilancio all’Europarlamento, “l’obiettivo dei 27 Stati membri e delle istituzioni è quello della difesa di un’economia sostenibile ed inclusiva, che crei lavoro e occupazione di qualità, portando avanti gli obiettivi della strategia europea 2020. Il Consiglio, ha continuato la Balzani, riconosce l’importanza di implementare la strategia UE 2020, ma a causa dell’attuale fase di austerità, non è pronto a finanziarla”.
Come è noto, l’obiettivo della strategia UE 2020 è infatti quello di creare le condizioni ideali per una ripresa economica orientata alla sostenibilità e trovare una soluzione concreta per uscire dalla crisi. Secondo la Balzani, “il Parlamento europeo crede che gli investimenti debbano essere fatti ora. E noi pensiamo che alcune azioni siano sotto-finanziate e chiediamo di accelerare i tempi di attuazione”.
Ad ogni modo, il bilancio dell’Unione europea aumenterà di poco meno del 2% nel 2012, secondo quanto concordato lo scorso venerdì tra Parlamento europeo e Stati membri. Il bilancio complessivo per l’anno 2012 sarà quindi di €129.1 miliardi, con un aumento dell’1,86% in pagamenti e €147.2 mln. in impegni. L’aumento dei soldi disponibili per i pagamenti sarà limitato, come richiesto dagli Stati membri. Ma la Commissione, il Consiglio e il Parlamento hanno accettato di fare il punto nel corso del prossimo anno per vedere se il bilancio è realistico o se sono necessari degli aggiustamenti.
Le priorità del Parlamento sono, dunque, state prese in considerazione dagli Stati membri: la crescita, l’innovazione, l’occupazione, sono infatti tra le misure che rientrano nel budget 2012 e che ricadono pienamente nella Strategia 2020. Quindi, a quanto pare, questo sarebbe il primo bilancio davvero a sostegno della Strategia UE 2020 per raggiungere crescita e innovazione sostenibili. In termini concreti, questo si dovrebbe tradurre in una maggiore disponibilità di soldi per la ricerca, migliori qualifiche per lavorare e un’Europa competitiva in termini di innovazione e sostenibilità energetica ed ambientale. Così, se l’Europa viene bacchettata a Durban per l’inefficacia delle sue politiche in tema di efficienza energetica, a Bruxelles il Parlamento si impegna affinché la ricerca e l’innovazione su rinnovabili e riduzione di emissioni di CO2, ossia i due pilastri della Strategia 2020 e obbligatori per gli Stati membri, ottengano il giusto riconoscimento a livello finanziario.
Per ultimo, è forse necessario ricordare che nelle spese di bilancio, nonostante il disaccordo iniziale del Parlamento, è stato incluso anche lo stanziamento di 100 milioni di euro per finanziare il programma di ricerca (ITER) sulla fusione nucleare nel sud della Francia, il quale prevede stanziamenti più consistenti in futuro, per contenere tutti i costi addizionali previsti. L’argomento sarà discusso ancora in commissione bilancio e con gli Stati membri negli incontri trilaterali.
Donatella Scatamacchia