Le scosse sismiche registrate ieri mattina nella provincia de L’Aquila riaccendono drammaticamente la questione della prevenzione, in un contesto geografico di grande pericolosità sismica (stimata da alta a molto alta), tristemente ricco di "eventi importanti" nella storia, "già a partire dal Settecento”, come afferma, dalle zone colpite, la geologa abruzzese, Tania Campea, Guida Ambientale Escursionistica dell'AIGAE.
In Italia, ricorda Campea, ben 24 milioni di persone vivono in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico e le scuole e gli ospedali sono "fortemente esposti", anche perché il patrimonio edilizio scolastico è decisamente vetusto, con un 60% costruito prima delle ...