A dirsi è facilissimo: si scrive sulla tastiera del cellulare l’oggetto che si deve buttare, si seleziona “getta”, e l’applicazione risponde indicando il cassonetto giusto: carta, plastica, vetro alluminio, umido, o indifferenziato. A farsi, è stato un po’ più complicato: la prima App per non sbagliare a differenziare i rifiuti è stata resa disponibile on line un paio di mesi fa, «dopo un lavoro molto lungo e certosino», spiega oggi Francesco Cucari, un ragazzo lucano di 18 anni, all’ultimo anno di liceo scientifico, ideatore e creatore del Dizionario dei rifiuti, che sta alla base dell'applicazione. Un’idea sviluppata quasi per gioco, da uno studente ...