Settemila operai in piazza, comizi dei leader sindacali interrotti, tensione, rabbia, fumogeni, incertezza, paura. E soprattutto un grande punto interrogativo: quale sarà il futuro dell'Ilva di Taranto e dei suoi undicimila lavoratori? La risposta, per ora, è ancora in sospeso. E però la soluzione di questa vertenza metterà in gioco non solo il destino dell'impianto siderurgico più grande d'Europa, ma anche la direzione che il paese prenderà nei rapporti tra industria e ambiente, lavoro e salute, sviluppo economico e tutela del territorio. Perché le decisioni del tribunale di Taranto pongono un punto ineludibile per lo Stato e per le aziende: con il sequestro ...