Mentre si fa un gran parlare di chilometro zero, economia delle relazioni e dei piccoli produttori, e il consumo diventa pian piano più critico, la grande distribuzione ha capito, da qualche anno, che per tornare a crescere deve cambiare pelle. Dimostrarsi, nei fatti - e non solo più nel marketing - più sensibile all'impatto ambientale, sociale, etico delle proprie attività. Essere un punto di riferimento per le iniziative sul territorio, trasformare il punto vendita in un piccolo hub di relazioni, assecondare le tendenze del consumo "ecocompatibile". Una lenta trasformazione che, negli ultimi anni, sta coinvolgendo numerose catene italiane e straniere, da Coop a Leroy Merlin.
Per il ...