Che la storia dell’umanità abbia inizio in un giardino non è certo un caso. Se poi quell’Eden originario corrisponde anche, nell’immaginario collettivo, a un archetipo di perfetto benessere psico-fisico, allora come non appropriarsi dell’esempio biblico quando si parla di healing gardens?
La professoressa Elena Accati, responsabile del master in Progettazione del paesaggio dell’Università di Torino, ama infatti cominciare così le sue lezioni su una pratica come quella dei giardini curativi che, nonostante abbia ricevuto un nome solo di recente, affonda le radici in un bisogno innato dell’uomo: la ricerca, cioè, di un rinnovato e terapeutico rapporto con la natura. "Vivere e invecchiare in città che sono diventate luoghi di solitudine spirituale ...