Wwf Italia contro la Finanziaria 2010
Wwf Italia non risparmia i toni forti nella nota pubblicata ieri sul sito dell’associazione e relativa alla Finanziaria 2010. Si parla di “un’Italietta, provinciale e incapace di futuro” che, con le politiche di spesa della Legge Finanziaria 2010 e del Bilancio previsionale 2010 del Ministero dell’Ambiente, non riuscirà a far fronte agli impegni internazionali in campo ambientale assunti, non solo con il Protocollo di Kyoto, ma anche con il recente G8.
Stefano Leoni, presidente di Wwf Italia, sottolinea: “In questo modo ci si dimentica degli impegni assunti dall’Italia [...] non destinando alcun fondo – mentre la Legge Finanziaria 2007 destinava 200 milioni di euro al Fondo rotativo per Kyoto - e non individuando alcuno strumento per la riduzione delle emissioni di Co2. Senza dimenticare” aggiunge Leoni, ”che in campo energetico [la finanziaria 2010] taglia i 50 milioni di euro di fondi destinati complessivamente al Fondo sull’efficienza energetica e agli incentivi per il risparmio“.
Leoni si augura che le ragioni ambientali prevalgano nella seconda fase della Manovra 2010 con le misure integrative preannunciate dal Governo, “coperte” dagli introiti dello Scudo Fiscale, “anche se sinora il ministro Tremonti non ha ancora pronunciato nemmeno una parola in favore dell’ambiente. Quello che al momento emerge è l’incapacità di mantenere gli impegni assunti con il G8 nell’attuazione del Protocollo di Kyoto e della Convenzione Internazionale sulla Tutela della Biodiversità e cogliere l’occasione per accettare le sfide poste a livello internazionale dalla Presidenza USA, per impostare un nuovo modello di sviluppo “capace di futuro” e sostenibile dal punto di vista ambientale – pur in questo delicatissimo momento di transizione del sistema economico e finanziario mondiale.”
Il Presidente del Wwf ha infine ricordato che “questa finanziaria non destina nemmeno un centesimo di euro nel 2010, Anno Internazionale sulla Biodiversità, alla definizione e attuazione della strategia nazionale a tutela della biodiversità, confermando invece il taglio, già operato con la Legge Finanziaria 2009, del 49%, dei fondi destinati con la Legge Finanziaria 2008 all’aiuto pubblico in favore dei Paesi in via di sviluppo”.
Ilaria Burgassi