Una legge per premiare i virtuosi
La Francia si sta dotando di una legge per promuovere la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, con un provvedimento a cui la popolazione stessa e le aziende si oppongono. Quella che viene considerata una “carbon tax” prevede oneri per chi inquina, compresi i cittadini, ma sgravi a favore di famiglie e imprese che adottino iniziative e pratiche di contenimento delle emissioni. Come in Giappone, anche in Francia si assisterà a un lungo braccio di ferro fra il governo e gli industriali, restii sia a pagare le tasse che a intervenire sulle loro attività inquinanti. Il Presidente ha preso spunto dalla Svezia che dispone di una legge in questo settore già dal 1990 che prevede un’imposta di 108 euro per ogni tonnellata di CO2 prodotta. La Francia sembra orientata a considerare una cifra ben minore, cirda 17 euro a tonnellata, a partire dal primo gennaio 2010. Questi 17 euro sarebbero destinati ad aumentare progressivamente negli anni successivi. La tassa sarà applicata alle emissioni generate dal consumo di energie fossili (petrolio, carbone, gas, gpl), ma non all’elettricità.
Roberto Camatel