In Piemonte una nuova legge per il commercio equo e solidale
La Regione Piemonte, che da anni investe sulle tematiche del consumo consapevole e sostenibile , ha approvato lo scorso 28 ottobre la legge regionale n. 26 sulla promozione del commercio eque e solidale. Il testo, un’iniziativa dell’ Assessore al Commercio Sergio Luigi Ricca, ha raccolto il favore di maggioranza e opposizione.
Nel corso dei prossimi tre mesi la Giunta Regionale fisserà requisiti e modalità di selezione per un elenco regionale delle organizzazioni del commercio equo e solidale al fine di individuare i prodotti e gli interventi per la diffusione di questo mercato. Numerose saranno, infatti, le iniziative culturali e divulgative per portare a conoscenza quei prodotti che, insieme a quelli biologici e del territorio, verranno introdotti nelle strutture regionali: dai centri automatici di distribuzione alle mense scolastiche passando per le amministrazioni pubbliche.
Infine, sarà possibile pubblicizzare e sostenere iniziative nel settore della cooperazione internazionale, concedere agli enti e alle organizzazioni iscritte nell’elenco regionale contributi per la ristrutturazione della sede e l’acquisto di attrezzature, arredi e dotazioni informatiche, nonché, attraverso Finpiemonte, aprire linee di credito e fondi di garanzia a sostegno dei progetti.
“Con questa legge – sottolinea l’Assessore Ricca – si creano le condizioni per una maggiore conoscenza e diffusione dei prodotti del commercio equo e solidale con l’obiettivo di affermare un modello di consumo socialmente responsabile ed eticamente sostenibile. Si intende infatti promuovere supportare comportamenti che favoriscano la giustizia sociale ed economica, quindi il rispetto per le persone e l’ambiente. Questa legge favorisce anche la crescita della consapevolezza dei consumatori riguardo alla possibilità di praticare relazioni commerciali ispirate a valori etici nei confronti dei produttori di Paesi svantaggiati”.
“In questo modo – continua Ricca – sarà possibile valorizzare il ruolo fondamentale svolto dalle organizzazioni operanti in Piemonte per agevolare le relazioni commerciali fra i produttori del Sud del mondo e i consumatori piemontesi, restituendo così dignità ai produttori più poveri ed alleviandone le condizioni di svantaggio”.