Home » Normative » Biometano, il via libera dell’Autorità per l’Energia apre il mercato:

Biometano, il via libera dell’Autorità per l’Energia apre il mercato

marzo 5, 2015 Normative

Non sarà indipendenza energetica ma è forse un passo in questa direzione e nell’affrancamento dai combustibili fossili. Con la delibera dell’Autorità dell’energia elettrica, gas e sistema idrico (Aeegsi) del 12 febbraio (n.46/2015/R/gas) si fa concreta la prospettiva di un’industria nazionale per il metano rinnovabile. Grazie alla decisione dell’Autorità, il biometano, ottenuto dalla raffinazione del biogas – il gas prodotto da fonti rinnovabili, come le biomasse, e derivante dalla decomposizione anaerobica di sostanze organiche -, si potrà allacciare alle reti del gas naturale, e potrà quindi essere impiegato anche per il riscaldamento civile e nei trasporti.

Cosa comporterà questa novità? Come interagiranno i produttori di biometano, interessati a questa apertura, e i precedenti protagonisti del mercato (gestori di rete, società di vendita e produttori)?

I benefici del biometano si misureranno in termini di riduzione dei gas climalteranti derivanti dall’utilizzo delle fonti fossili – spiega Piero Gattoni,  presidente del Consorzio italiano biogas (Cib), che conta oltre 500 aderenti - Un veicolo alimentato a biometano ha le stesse emissioni di un’auto elettrica dall’energia prodotta in un parco eolico, quindi a bassissimo impatto. Inoltre il biometano si può stoccare, accumulare: è possibile gestire con facilità il suo utilizzo”. Le diverse tecnologie disponibili per la produzione (membrane filtranti o lavaggio con acqua, derivate da quelle che usa già l’industria) sono tutte rispettose dell’ambiente, assicurano dal Cib. “Il biogas è costituito per circa due terzi da metano e il resto da anidride carbonica – continua Gattoni – L’ “upgrading” del biogas, dal quale si ottiene biometano, non è nient’altro che un processo di assorbimento del biossido di carbonio. Il metano ottenuto può sostituire, sia nei gasdotti che nell’autotrazione, quello fossile”.

Cambia l’origine, rinnovabile o meno, ma la formula chimica del biometano è la stessa del metano da gas naturale. L’immissione nelle reti sembra quindi logica e scontata. Ma così non è stato, finora, tanto che solo le aziende più avanzate del settore, concentrate in alcune regioni, si sono già attrezzate per produrlo. “La produzione di biometano si concentrerà laddove è più alta la produzione di biogas – prevede Gattoni – anche per la possibilità di convertire gli impianti esistenti dalla produzione di energia elettrica a quella di biometano”. Quindi Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte sembrano candidate a far da capofila. “Anche al Sud si registra un certo interesse, in Puglia o Sicilia in particolare. Ci aspettiamo che le regioni che non hanno colto l’opportunità del biogas, anche per i problemi legati alla connessione alla rete elettrica, possano sfruttare i vantaggi del biometano. Nel mezzogiorno ci sono interessanti potenzialità inespresse”.

Quello del gas è un settore in continua ristrutturazione: dopo la liberalizzazione del mercato del 2003, si è stabilito un sistema di 6.400 concessioni di dimensione sostanzialmente comunale e detenute da 247 operatori (dati Nomisma Energia). Il Decreto sui criteri di gara del 2011 riorganizza però la distribuzione in 177 ambiti, ciascuno dei quali gestito da un unico operatore. Un processo lungo, in cui ora s’inserirà l’ulteriore tassello relativo al metano rinnovabile.

Il biometano immesso in rete dovrà avere, infatti, “caratteristiche compatibili con le specifiche previste per il gas naturale”, chiarisce la delibera Aeegsi. Si tratta delle qualità chimico-fisiche del gas e di altri componenti fissate dal decreto del Ministero dello sviluppo economico 19 febbraio 2007 e da altri standard come le norme UNI. Il decreto, dell’allora ministro Bersani, prevede determinati valori di pressione, temperatura e potere calorifico del gas, e fa riferimento al gas naturale immesso o prelevato nella rete di trasporto nazionale e in quelle regionali – con esplicita esclusione dei canali di distribuzione -. Sono inoltre dettagliati i “valori di accettabilità” dei componenti, la densità e le soglie per i composti ammissibili in tracce, come lo zolfo, nonchè altre proprietà del gas, che deve essere “tecnicamente libero” da alcune sostenze.

E mentre si attendono nuove indicazioni dalla legislazione europea, l’Associazione nazionale industriali gas (Anigas) pone i primi paletti a tutela dei gestori delle reti: “Dato il carattere innovativo della tecnologia e del gas da immettere – si legge nel position paper presentato da Anigas a novembre scorso – gli adempimenti a carico del gestore (…) dovranno essere definiti con congruo anticipo rispetto all’entrata in vigore della normativa”. Ma soprattutto, in vista delle richieste di connessione alla rete gas, l’associazione industriali mette le mani avanti e propone una “cauzione” a carico dei produttori di biometano. Una barriera all’ingresso di un mercato troppo ghiotto? Anigas ritiene la misura congrua con le responsabilità del gestore dell’infrastruttura: “Si propone che nel momento in cui il produttore richiede la fattibilità di connessione formalizzi contestualmente anche la richiesta di preventivo con il versamento di una cauzione, il cui valore (…) sia adeguato alle attività svolte dal gestore di rete, quali le verifiche di fattibilità e la predisposizione del preventivo e della progettazione esecutiva”.

Garantire la sicurezza degli impianti resta infatti una responsabilità dei gestori, che pertanto rivendicano la legittimità dell’adozione di misure cautelative. C’è il rischio che questo meccanismo si traduca in balzelli disincentivanti per il consumatore? “I costi di produzione del biometano, grazie ai certificati di immissione al consumo, non peseranno sul consumatore – assicura Gattoni – Il prezzo del biometano verosimilmente si allineerà a quello del metano di origine fossile. Sensibili, invece, saranno i vantaggi dal punto di vista ambientale. L’utilizzo del biometano è uno dei processi più virtuosi nella riduzione dei gas climalteranti” conclude Gattoni, citando un video virale recentemente diffuso dal Wwf sul biogas svedese.

Nel settore dei trasporti, per esempio, si prospettano sviluppi interessanti, dato che l’Italia già detiene il primato europeo del parco mezzi a metano: secondo dati dal Consorzio italiano di biogas, i due terzi dei veicoli a metano  del Vecchio continente circola nel Belpaese. Il biometano promette così di contribuire notevolmente agli obiettivi sulle quote di energie rinnovabili nel settore dei trasporti.

Delle sfide del nuovo business, dagli aspetti tecnici della produzione del biogas agli scenari economici della filiera, si parlerà al Biometano Day, il 5 marzo a Tortona, appuntamento promosso da Agroenergia per fare il punto con gli stakeholders del comparto.

Cristina Gentile

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live

PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende