Home » Normative »Rassegna Stampa » Stand-by, quanto mi costi!:

Stand-by, quanto mi costi!

gennaio 7, 2011 Normative, Rassegna Stampa

Courtesy of Alfonsa SabatinoIn questi giorni si apre la danza dei saldi; tanti e tante si buttano in pista per uno shopping frenetico. Ma, avvisa Legambiente, attenzione agli acquisti scontati!

E se il consumatore ormai sa di poter cambiare anche la merce scontata e di dover verificare la provenienza e qualità dei prodotti, in pochi sanno che un terzo degli apparecchi elettronici oggi in vendita non rispetta le norme europee sullo stand-by.

Da gennaio del 2010, infatti, i nuovi elettrodomestici immessi sul mercato devono rispettare la nuova direttiva europea che ne riduce i consumi sotto a 1 watt quando sono in stand-by, cioè spenti ma pronti all’uso, o 2 W se la modalità stand-by serve ad illuminare un display che dia informazioni. Nel 2013 i limiti saranno ulteriormente abbassati, dimezzando le soglie e imponendo lo spegnimento completo prima possibile.

Gli apparecchi già nei negozi prima del 2010 potevano legittimamente essere venduti, pur se di concezione vecchia e superata, ma probabilmente ancora oggi, a un anno dall’entrata in vigore della norma moltissimi italiani rischiano di acquistare elettrodomestici ormai fuori norma, magari a un prezzo apparentemente conveniente, grazie al quale porteranno a casa un’apparecchiatura obsoleta e energivora che contribuirà sostanziosamente a far lievitare i costi in bolletta.

Indagini di settore effettuate nelle case di 1.300 cittadini europei riportano che le apparecchiature collegate alla rete elettrica, spente o non in uso, consumano l’11% di tutta l’elettricità che usiamo, per una spesa di 50 – 60 euro all’anno a famiglia e un quantitativo complessivo di 43 terawattora in tutta Europa, pari all’energia prodotta da 8 grandi centrali termoelettriche, oppure a quella consumata da due terzi delle case italiane.

È necessario che il consumatore sia sensibilizzato e attento, ma anche che le case produttrici rispettino la direttiva, visto che costruire apparecchi con queste norme non costa di più: ci si deve solo pensare in fase di progettazione.

Una recente ricerca condotta dal gruppo di ricerca eERG del Politecnico di Milano, nell’ambito del progetto Selina su 6 mila prodotti in vendita nei diversi paesi europei, rivela che oltre il 30% non rispetta ancora le nuove norme per gli stand-by e il 18,5% per la modalità spento.

Gli elettrodomestici più voraci, anche da spenti, sono le fotocopiatrici e le stampanti laser, i decoder della nuova TV digitale, i router da pc (per collegarsi in rete), i televisori e soprattutto i videogiochi e le macchinette del caffè. Ma attenzione anche ai forni, agli impianti stereo, ai caricabatterie dei cellulari che, anche senza luci accese, attaccati alla presa continuano a succhiare energia e soldi. Attenzione quindi agli apparecchi in apparenza piccoli e innocui! 

I videogame Playstation 3 e X-box, secondo il mensile dei consumatori australiani Choice, sia da spenti che da accesi assorbono quasi la stessa quantità di energia, consumando 5 volte di più di un frigorifero efficiente. Lasciarli accesi, calcolando un costo di 0,15 euro a kWh, può comportare una spesa di 250 euro l’anno. Tra i televisori, alcuni modelli con grande schermo consumano anche il triplo rispetto a una tv tradizionale, e con lo standby acceso usano in un anno tanta energia quanto tre lavatrici tra le meno efficienti.

Lasciare il computer acceso 24 ore al giorno può costare 130 euro l’anno,cui vanno aggiunti altri 20 euro se si lasciano accese anche le casse e 43 euro se non si spegne il monitor Lcd. Il set di casse per l’home theatre poi, consuma in stand-by più di 98 kWh all’anno, per circa 15 euro in più in bolletta.

Il panorama non è dunque dei migliori, soprattutto se si pensa che nel corso degli otto mesi del rilevamento effettuato dal Politecnico non si è registrato alcun significativo miglioramento dei prodotti in commercio: sono migliorati solo il 2,6% degli apparecchi per l’“off mode” e si è registrato un peggioramento del 1,7% per gli apparecchi in modalità stand-by.

L’Italia non ha fatto nulla per favorire l’adozione della direttiva. Sta quindi ai consumatori fare attenzione – sottolinea Andrea Poggio, vicedirettore di Legambiente -, leggere bene le etichette e chiedere informazioni al negoziante di fiducia per non farsi rifilare vecchi apparecchi. Per quelli che abbiamo già in casa invece, bisogna acquistare una bella ciabatta dotata di interruttore e ricordarsi di spegnerla. Per i più sofisticati esistono poi prese elettriche intelligenti che staccano completamente la corrente quando l’apparecchio resta in stand-by per più di 2 minuti”.

Occhio quindi all’etichetta energetica,ormai molto diffusa per gran parte dei grandi elettrodomestici di cucina (i cosiddetti “bianchi”), che comprende anche i consumi da spenti e che ha già spostato gran parte degli acquisti verso la massima classe di risparmio. Discorso completamente opposto si deve fare per gli elettrodomestici “neri” (stereo, televisori o computer), che non riportano ancora obbligatoriamente l’indicazione dei consumi complessivi.

Alfonsa Sabatino

 

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live

PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende