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Turismo sostenibile, alla BIT l’offerta “green” contro la crisi

febbraio 18, 2013 Eventi

Quattro italiani su dieci (39%) sarebbero disponibili a pagare dal 10 al 20% in più, se avessero garanzie di un rispetto per l’ambiente, mentre a parità di prezzo il 70% opterebbe per un albergo “green”. Esiste un turismo da riscoprire. Ecologico. Sempre più cittadini decidono di passare il proprio tempo libero nei parchi naturali, nelle aree protette e nei siti archeologici. In occasione della Bit 2013 la Borsa Internazionale del Turismo, è stato presentato nei giorni scorsi, a Milano, il terzo rapporto su “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo” durante il convegno sul tema: “Turismo e sostenibilità contro la crisi”, organizzato dalla Fondazione Univerde. Il panorama è quello di una popolazione sempre più orientata a scegliere soggiorni turistici che non danneggino l’ambiente, con punte del 64% tra i giovani sotto i 34 anni. Ancora: prima di prenotare in una struttura, uno su tre si informa sulla sua sostenibilità e per farlo usa soprattutto internet, a cui ricorre l’89% (rispetto al 78% di un anno fa e al 65% del 2011). Gli italiani sembrano consapevoli dell’importanza di un turismo attento all’ambiente. Secondo il 38%, per lo sviluppo economico di un’area turistica il vincolo alla sostenibilità è una necessità, mentre per il 50% rappresenta un’opportunità di crescita.

Grande richiesta, ma poca offerta. Nelle principali città italiane il turismo ecosostenibile è carente. In una scala da uno a dieci, l’unica città che supera di poco la sufficienza è Firenze (voto 6,3), mentre Napoli (4), Bari (4,1) e Palermo (4,3) si piazzano in fondo alla classifica.

“Il turismo è, per l’Italia, il settore che dà maggiori e concrete prospettive per uscire dalla crisi. Un’industria che, non essendo delocalizzabile può creare molta occupazione in tutto il Paese”, racconta Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde. In crescita la consapevolezza sui danni del turismo. Il 47% degli italiani ha risposto che “esiste oggi in Italia, un’emergenza che riguarda i danni che il turismo può portare all’ambiente”, soprattutto per quanto concerne la speculazione edilizia e la costruzione selvaggia. Per il 76% degli italiani oggi il turismo sostenibile è poco praticato, nonostante sia per il 50% un’opportunità di crescita e per il 74% sviluppo. Sviluppo e investimenti, è appunto il messaggio che Legambiente, sempre dalla Bit, ha voluto lanciare, con la sua proposta di legge dedicata alla bellezza, con gli Oscar dell’Ecoturismo, quest’anno suddiviso in 5 categorie: per la qualità della gestione, per l’alimentazione sana e la qualità enogastronomica, per l’impegno sociale, per l’eco-sostenibilità e infine l’oscar per la promozione del territorio.

Bellezze che hanno bisogno di essere difese e valorizzate. Un esempio concreto arriva proprio dalle 32 strutture turistiche, che fanno parte dell’etichetta ecologica di Legambiente Turismo e che hanno ricevuto l’Oscar per il loro impegno eco-sostenibile. Situate in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Campania, Sardegna e Puglia, le 32 vincitrici del prestigioso premio dimostrano come si possa fare green economy nel pieno rispetto dell’ambiente valorizzando territori, risorse locali e rilanciando l’economia.

“Puntare sulla bellezza – scrive Legambiente nella premessa del disegno di legge – è un obiettivo imprescindibile e una chiave fondamentale per capire come il nostro Paese possa ritrovare le idee e la forza per guardare con ottimismo al futuro”. L’intento della proposta è quello di tutelare il patrimonio paesaggistico dell’Italia attivando nei territori processi di trasformazione che puntino a rendere più belle, moderne e vivibili le città italiane, a migliorare la qualità della convivenza, del benessere individuale e collettivo e a muovere la creatività.

Il disegno di legge è composto da 10 articoli, che riorganizzano in un sistema unico i provvedimenti legislativi inerenti alla qualità del territorio e definiscono chiaramente il percorso da intraprendere per rimettere al centro la bellezza nelle sue tante declinazioni operative. Il testo è stato sottoscritto da numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, delle imprese e della scienza e sarà sottoposto ai candidati alle elezioni affinché lo facciano proprio e ai sindaci italiani.

Francesca Fradelloni

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