SEP 2010: per una gestione ecotecnologica dei rifiuti
Tra gli eventi di maggiore rilievo di questa settimana si è tenuto a Padova il Sep, il Salone Internazionale delle Ecotecnologie. Tema centrale di questa 23ª edizione i rifiuti, in particolare gli Rsu – Rifiuti Solidi Urbani – insieme alle soluzioni e tecnologie attualmente disponibili o in fase di imminente definizione per la loro raccolta, trasporto e gestione.
A dominare gli spazi espositivi, con le ultime novità in termini di prodotti e servizi, sono state le aziende produttrici di veicoli e impianti ecologici che hanno avuto l’occasione di confrontarsi sul piano dell’innovazione e la possibilità di entrare in contatto con interlocutori, pubblici e privati. La gestione dei rifiuti è un innazitutto un problema che riguarda aziende, grande distribuzione, amministrazioni e cittadini. Ma è anche un business: l’ultima edizione del Sep, quella del 2007, (il salone si tiene con scadenza triennale per adeguarsi alla velocità di sviluppo di questo settore, che richiede tempo e test) ha visto la partecipazione di 22 mila tecnici ambientali, di cui un 10% stranieri, 650 espositori e 150 ore di aggiornamento professionale, numeri che ben descrivono la crescita che riguarda il settore rifiuti.
Sep 2010 ha rafforzato ulteriormente le aspettative generali sul livello di sviluppo di aziende e operatori, mettendo in mostra numerose novità, soprattutto per quanto riguarda gli RSU, dove la domanda di gestione è più forte. Nei padiglioni dedicati ai rifiuti solidi si trovano le innovazioni tecnologiche che riguardano la raccolta, il riciclo, il trattamento e lo smaltimento.
I cestini per la raccolta differenziata diventano così oggetti di design che impreziosiscono l’arredo urbano: sensori elettronici spruzzano un mix di profumo e disinfettante ecocompatibile all’apertura dei coperchi dei bidoni per combattere sgradevoli miasmi e ridurre il formarsi di batteri. I normali cassonetti vengono invece assemblati con i raccoglitori di rifiuti tossici e pericolosi per formare isole ecologiche altamente tecnologiche, informatizzate, a scomparsa, interrate, regolate termicamente, addirittura mobili. I vantaggi? Stoccare insieme maggiori quantità di rifiuti, evitare la decomposizione chimica degli scarti, limitare il trasporto su gomma, agevolare la differenziazione ed eliminare i cassonetti dalla vista (e dall’olfatto) delle persone.
Se il tema predominante è quello della gestione dei rifiuti solidi, non è mancato però spazio anche per altri settori strategici per l’ambiente, come l’approvvigionamento energetico da fonti a basso impatto ambientale, l’uso efficiente delle risorse e la sostenibilità. La biometanazione, ovvero la produzione di metano e idrogeno con l’impiego di residui organici, è forse una delle frontiere più interessanti nell’ambito del recupero energetico da rifiuti, oggetto del convegno conclusivo “Energia e Ambiente”.
Nei quattro giorni di apertura, il Salone ha visto, accanto all’attività espositiva, una vivace attività congressuale e di formazione. Il Comitato di Programma del Sep, coordinato dal Cnr ha infatti coinvolto università e esperti nazionali nell’organizzazione di seminari e corsi di aggiornamento su innovazioni e argomenti di attualità, seguiti dalla presentazione di casi di studio nazionali e internazionali sia sul piano tecnologico che normativo.
A ciascun giorno è stato assegnato un tema: “Ambiente Urbano e beni culturali”, “Acqua e bonifiche”, “Gestione del ciclo integrato dei rifiuti” e “Rifiuti ed energia”. Tra le applicazioni più interessanti i sistemi informatici per la gestione ambientale, del rischio e delle tecnologie pulite, le tecnologie “trenchless” per la riduzione di scavi nella posa e nella mappature delle reti di servizi e gli scanner ottici per la videoispezione.
La varietà dell’offerta espositiva e formativa di Sep 2010 ha reso evidente come gli investimenti in ricerca e innovazione tecnologica possano non solo contribuire al rilancio dell’economia, ma anche alla diffusione della cultura della sostenibilità ambientale fra imprese e cittadini. I rifiuti, in particolare, vengono riscoperti come risorsa energetica ed economica. La loro valenza residuale sembra così scomparire: appena prodotti possono essere da subito organizzati e reintrodotti nel sistema produttivo.
Caterina Tripepi