Zeroemission Rome: vento in poppa per l’eolico
Mentre sta per chiudere la decima edizione di Eolica Expo Mediterrean, la fiera degli operatori dell’energia del vento – realizzata annualmente a Roma all’interno della kermesse Zeroemission – nella conferenza sulle prospettive del mercato europeo delle energie rinnovabili, Artouros Zervos, presidente di Ewea, l’associazione europea dell’energia eolica, ha sottolineato le enormi potenzialità di questa tecnologia, che nel 2011 ha rappresentato il 21% degli impianti di energia installati in Europa. “Le previsioni a lungo termine – aggiunge Zervos – ipotizzano una crescita dell’eolico e delle altre rinnovabili tale da creare, entro il 2030, quasi 800 mila posti di lavoro. Ma perché ciò avvenga i Paesi dell’Unione devono accordarsi per impegni condivisi sulla riduzione delle emissioni inquinanti oltre il 2030. Una proposta già esiste, per arrivare a una produzione di energia a zero emissioni entro il 2050, ma impegni più vincolanti devono ancora essere sottoscritti”.
In Italia il nuovo Decreto per la ridefinizione del sistema di incentivi delle “altre” fonte rinnovabili, pubblicato a luglio in concomitanza con il nuovo Conto Energia per il fotovoltaico, ha, se non altro, dato finalmente delle certezze normative agli operatori del mercato dell’eolico: “C’è stata una fase di transizione traumatica, segnata da oltre un anno di incertezza normativa – ha commentato Francesco Bertolini, responsabile commerciale del settore eolico di General Electric – adesso il mercato è ripartito.”
Bertolini esprime soddisfazione per il nuovo sistema: innanzitutto per la risoluzione del periodo di incertezza, altamente dannoso per questo settore. Inoltre, il nuovo sistema incentivante sostituisce i vecchi certificati verdi con una nuova tariffa omnicomprensiva assegnata con aste al ribasso e un limite minimo prestabilito: un sistema che, se da una parte introduce una barriera all’ingresso del mercato, dall’altro limita la speculazione, riducendo il costo complessivo dell’investimento. “Il provvedimento premia le aziende efficienti, che investono in ricerca e sviluppo. Questo, nel nostro caso, è in linea con la strategia di GE, che ha recentemente introdotto la turbina più efficiente sul mercato nella sua classe”.
General Electric rappresenta infatti un caso virtuoso in questo mercato, dove opera da 10 anni, con la produzione di “famiglie” di turbine eoliche i cui modelli si evolvono continuamente, per cercare di produrre sempre più energia a costi minori: “la magia dell’eolico è di riuscire a catturare il vento, le pale sono come delle vele di una barca. Alcune hanno lo stesso diametro, ma riescono a produrre di più”. Si arriva fino al 19% di energia prodotta in più, rispetto alla precedente tecnologia. Tanto che in alcuni regimi ventosi, quelli che sono stati i primi a essere sfruttati – ma con vecchie tecnologie – ci potrebbero essere dei siti che, con nuove tecnologie, potrebbero già raggiungere la grid parity.
Quali le prospettive per il futuro? “Si assisterà – ci spiega Bertolini – ad una crescita del parco eolico installato, verso modelli più efficienti. General Eletric, dal canto suo, sta lavorando a un progetto di applicazione di superconduttori sviluppati nel settore medicale, che potrebbe portare alla creazione di una nuova famiglia di turbine eoliche in grado di catturare ancora più energia dal vento“.
Veronica Caciagli