Restructura 2013: recupero & rilancio, due R per valorizzare il patrimonio e uscire dalla crisi
Recupero, ristrutturazione e riqualificazione sono i termini chiave della 26° edizione di Restructura, il salone dell’edilizia che GL Events Italia-Lingotto Fiere, superato il quarto di secolo, ha deciso di rinnovare nella forma e nella location (quest’anno all’Oval del Lingotto).
Il quadro di riferimento del settore edilizio è, del resto, molto cambiato negli ultimi anni, sia per la difficile situazione economica, sia per un rinnovato modo di concepire le riqualificazioni, sempre più votato al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. “I primi due giorni di Restructura saranno dedicati in particolare agli operatori del settore con un’impostazione orientata al B2B, finalizzata a favorire il networking e caratterizzata da un palinsesto di eventi collaterali” spiega Roberto Fantino, direttore commerciale e marketing di GL Events Lingotto Fiere. “Durante il weekend il focus sarà invece orientato ad un pubblico meno specialistico, per coinvolgere non solo gli espositori e gli addetti ai lavori, ma anche i potenziali committenti”.
Al convegno inaugurale, ieri, nello spazio intitolato all’Arch. Gae Aulenti, si è parlato di “Recupero del patrimonio esistente e dei beni culturali per il rilancio dell’economia”, con la presentazione di alcuni progetti di recupero particolarmente rappresentativi del nuovo trend, come quello realizzato da Isolarchitetti per il Museo Egizio di Torino, quello dello Studio Baietto Battiato Bianco per Palazzo Gualino e l’esperienza milanese per l’area Ex Campari di Park Associati.
Francesco Del Boca, Presidente del Comitato Unitario delle Confederazioni Artigiane Piemontesi, ha introdotto il tema della tutela del Made in Italy, sottolineando la necessità di un rilancio delle imprese italiane e della valorizzazione delle nostre aree urbane. E’ proprio in un momento di crisi che servono politiche realmente indirizzate alle tutela delle nostre imprese, per alleggerirle dagli oneri burocratici e fiscali, creando percorsi privilegiati nel settore pubblico e tutelando la competitività delle imprese in regola. “In questo periodo di crisi economica bisogna costruire un ruolo alla valorizzazione del paesaggio e del nostro territorio, proprio favorendo la cultura ed il turismo” sottolinea Del Boca, “mentre ora succede l’esatto contrario: con i tagli dei fondi, il settore della cultura è il primo ad essere dimezzato. Si devono perciò creare le occasioni per fare rete e cogliere le opportunità che ci vengono dall’Europa”.
“Chi sostiene che di cultura non si sopravviva fa un grave errore”, conferma Agostino Ghiglia, ex deputato e Assessore alla Ricerca, Innovazione, Energia e Artigianato della Regione Piemonte. “Il nostro patrimonio é la nostra cultura, il nostro paesaggio. Il problema di questi periodi di crisi non sono le idee, ma la carenza di soldi”. Nonostante ciò, l’Italia potrebbe avere ancora qualche asso nella manica: ricerca, innovazione e internazionalizzazione. Occorre però iniziare ad aprirsi al mercato estero e rapportarsi ai grandi players mondiali, uscendo dalla sfera regionale e nazionale.
Il nuovo presidente dell’Ordine degli Architetti di Torino, Marco Aimetti, condivide e si sofferma sul tema che guida la ventiseiesima edizione di Restructura: “Il riuso degli edifici è fondamentale per consentire la crescita a livello economico delle nostre città, senza compromettere ulteriormente il territorio con nuove realizzazioni. Molte preesistenze hanno un milieu storico e culturale così consistente da desiderare che non siano soltanto salvate dal degrado, ma anche riqualificate da un punto di vista funzionale lì dove non sia possibile sostenere la loro vocazione originaria”. Il tema del riuso “che è al tempo stesso anche acronimo di Rigenerazione Urbana Sostenibile”, spiega Aimetti, è declinato in più modi riguardo il patrimonio storico e qualitativo del nostro Paese”. Siamo di fronte ad una profonda crisi strutturale, ed è proprio a partire dal recupero che dobbiamo iniziare per modificare il nostro modo di costruire e di abitare le città.
Nel rinnovato format di Restructura, oltre ai tradizionali spazi per gli espositori e ai convegni di settore, trovano poi spazio vere e proprie isole progettuali, in cui vengono raccontati progetti e buone pratiche. Particolarmente interessante l’esperienza di Cluster Legno Piemonte: già presente al Made Expo 2013 e avviato dalla Provincia di Torino, con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e l’Environment Park, il progetto si pone l’obiettivo di rafforzare i rapporti e gli scambi tra istituzioni, ricerca e imprese, al fine di favorire interazioni scientifico-culturali tra il tradizionale artigianato e le nuove tecnologie. Focus il settore della bioedilizia, studiato e sviluppato dall’Enviroment Park, che da tempo realizza, al suo interno, progetti dimostrativi delle tecnologie bioedili.
Sempre sul filo legno & tecnologia si muove l’esperienza del Woodlab, che insieme al Fab Lab Torino ha organizzato il convegno “Architettura open source: moduli abitativi sostenibili“. Il gruppo di lavoro del Politecnico di Torino racconterà inoltre il caso di studio di Wiki House©, progetto nato dall’idea di due designer svizzeri, che perseguendo l’intenzione di offrire una soluzione abitativa per tutti, hanno realizzato un progetto di struttura autoportante ottenuta da semplici fogli di compensato tagliati e vincolati attraverso incastri e connessioni semplici. Grazie ai makers del Fab Lab verrà analizzato il processo di realizzazione di una Wiki house© e realizzato, in fiera, un prototipo in scala con l’ausilio di una “laser cutting”.
L’educazione al lavoro passa anche da questi contatti diretti e fa piacere vedere, nel giorno di apertura, molti giovani e studenti girare per gli stand. La palla passa ora alle istituzioni pubbliche, a cui viene richiesto di creare le condizioni affinché questi input virtuosi si traducano in azioni di sviluppo.
Valentina Burgassi