Il nuovo Sana B2B: spazio al biologico certificato
L’hanno già definito “l’edizione della svolta”, il prossimo Sana 2011: l’annuale appuntamento – da ben ventidue anni – con il Salone Internazionale del Naturale, dall’8 all’11 settembre 2011, a Bologna.
Pionieristico nel proporre un approccio nuovo al legame che unisce alimentazione, salute, ambiente, da quest’anno, Sana scommette sulla propria “professionalità”, come ci spiega Marco Momoli, Exhibition Director del Salone: “Partiamo da un dato di fatto: il mercato nutre nei confronti di Sana un grandissimo affetto e un’attenzione enorme”. La scommessa non è dunque così azzardata, visto che esiste “una base importante”. “Quest’anno”, prosegue Momoli, “abbiamo richiamato le aziende amiche e quegli operatori del settore che ci seguono da tempo. Bene, a sette mesi dalla fiera, abbiamo ricevuto un grado di conferme positive davvero molto elevato”.
Segnali tanto più importanti in tempi di crisi. E che invitano a “puntare più in alto”. Ma di quale scommessa parliamo? “La prima novità riguarderà la nostra stessa impostazione”, spiega il manager Sana, perché dal 2011 la fiera si rivolgerà esclusivamente agli operatori del settore che “non venderanno più, direttamente, i propri prodotti, ma li potranno solamente presentare ed esporre”.
Dunque, il “naturale punto di incontro del Mediterraneo” – come Sana si definisce sul proprio sito web – diventerà una fiera professionale, che sarà anche aperta al pubblico, ma solo dietro il pagamento di un “biglietto di ingresso di 20 euro”. Si tratta di una scelta precisa, sottolinea Momoli, che privilegia la “focalizzazione” del salone bolognese sul B2B.
Seconda novità della fiera: “Mentre negli anni scorsi eravamo aperti anche ai prodotti tipici, dalla prossima edizione ci specializzeremo nei soli prodotti biologici: le dinamiche delle aziende che operano nel biologico non sono identiche a quelle che propongono prodotti tipici”, puntualizza, “e Sana sceglie di essere il ‘momento’ dedicato esclusivamente al bio!”.
Per quanto riguarda il settore “alimentazione”, questo restringerà il proprio campo ai soli prodotti biologici certificati, la cui verifica sarà affidata ad una Commissione di controllo esterna, composta dai rappresentati dei principali organismi di certificazione. Anche per quanto riguarda il settore “salute e benessere”, la limitazione restringerà il campo ai prodotti biologici certificati e naturali, a base di erbe officinali.
Le novità non riguardano tuttavia soltanto la parte espositiva. “Abbiamo tutta una serie di programmi”, spiega Momoli, “che investono i cosiddetti contenuti collaterali: Sana metterà a disposizione degli espositori, un Osservatorio sui Consumi che esisteva già ma che allargherà il proprio campo d’azione, prestando maggiore attenzione a quello che succede sul mercato”. E Ancora: “Intendiamo avviare un programma di convegni e workshop mirati, oltre che di incontri istituzionali, che si propongano di dialogare con l’esterno, con i contesti italiano e internazionale”. Infine, nascono i Sana-Award che “serviranno a offrire riconoscimenti e quindi premiare, quei canali distributivi che si sono segnalati come realtà capaci di dare stimoli nuovi”.
Ma Sana non ballerà più da sola questa musica: dal 2011 sbarcherà infatti a Milano, dall’8 all’11 maggio, BtoBio, la nuova fiera biennale, internazionale e professionale dedicata al biologico certificato. Un nuovo concorrente? “Non direi esattamente questo”, precisa Momoli, che spiega: “Ci sono due differenze fondamentali: la principale è che Sana ha una doppia identità molto forte e che la caratterizza – gli aspetti legati al cibo, da un lato, e a salute e benessere, dall’altro – mentre BtoBio è una fiera che parla solo alla parte alimentare”. La seconda? “Sana è un momento in sé autonomo, che rivendica un ruolo e una visibilità precisi nel settore del biologico e del naturale. Btobio è un’appendice di una fiera industriale del cibo che è Tuttofood”.
Ilaria Donatio