Il biogas protagonista alla Mostra Convegno Agroenergia di Tortona
I sottoprodotti, ovvero gli scarti biologici delle lavorazioni agricole, hanno un potenziale energetico enorme che, se ben sfruttato, potrebbe contribuire al 49% della produzione italiana da fonti rinnovabili, pari al 5% dei consumi italiani, per una produzione di oltre 10 Mtep annui di energia primaria.
Sono i dati interessanti emersi, in un periodo di attesa per le linee guida sulle rinnovabili, dalla ricerca dell’Osservatorio Agroenergia “I Sottoprodotti”, presentata nel corso della giornata inaugurale della Mostra Convegno Agroenergia, svoltasi dal 1 al 3 marzo in provincia di Alessandria, presso il Parco Scientifico e Tecnologico di Tortona e giunta, quest’anno, alla sesta edizione. Una ricerca commissionata da EnergEtica Onlus e Confagricoltura e realizzata da Althesys.
“I sottoprodotti – ha spiegato il professor Alessandro Marangoni, amministratore delegato di Althesys e capo del team di ricerca dell’Osservatorio – sono, ad esempio, gli scarti agricoli, le biomasse legnose, le deiezioni suine e gli scarti di macellazione. Secondo la nostra valutazione il loro sfruttamento energetico potrebbe portare un contributo significativo ai target nazionali di generazione di energia da fonti rinnovabili. Dai sottoprodotti si potrebbero, infatti, ricavare oltre 10 Mtep annui di energia aggiuntiva Si tratta di 116 milioni di MWh che, al prezzo medio nazionale dell’energia, corrispondono a circa 7,5 miliardi di euro annui, ovvero a ben 15,8 miliardi, se stimati in base al prezzo finale al consumatore. Sotto il profilo ambientale, i dati dell’Osservatorio Agroenergia dicono che con i sottoprodotti si potrebbero evitare immissioni di anidride carbonica in atmosfera per circa 5 miliardi di tonnellate all’anno.”
Le regioni a più alta potenzialità sono, secondo lo studio, Lombardia, Trentino Alto Adige, Campania e Puglia. Al momento attuale, tuttavia, è ancora rilevante la sproporzione tra la disponibilità di sottoprodotti potenzialmente utilizzabili e gli impianti idonei al loro trattamento che, invece, ancora mancano, specialmente in Piemonte e Sicilia.
“Il settore è caratterizzato da un’elevata frammentazione – avverte Marangoni – e da diverse criticità che ne condizionano uno sviluppo equilibrato”. Il potenziale, tuttavia, resta notevole, addirittura equivalente al 60% dell’obiettivo nazionale di produzione di energia rinnovabile da biomasse. Per questo il lavoro dell’ Osservatorio è molto importante, anche alla luce delle evoluzioni normative sull’utilizzo dei sottoprodotti che, specie a livello europeo, potrebbero portare ad interessanti sviluppi e alla creazione di un mercato di riferimento per il settore.
Secondo Piero Mattirolo, amministratore delegato di EnergEtica, “In un momento in cui, da molte parti, si spinge a un maggiore utilizzo dei sottoprodotti da parte degli impianti agroenergetici, abbiamo ritenuto importante studiare i possibili scenari che potranno derivare da politiche di incentivazione, in questa direzione, sulle filiere collegate. Con lo studio, poi – continua Mattirolo– abbiamo raggiunto un altro obiettivo: la valutazione dell’effettiva accessibilità dei sottoprodotti candidabili, quelli meglio utilizzabili, e gli ostacoli legislativi che tuttora ne rendono insidioso l’impiego”.
Ma oltre allo studio sui sottoprodotti, quest’anno la Mostra Convegno Agroenergia, organizzata in collaborazione con il Polibre, il Polo d’Innovazione delle Energie Rinnovabili e Biocombustibili del Piemonte e con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Same Deutz-Fahr, Eni ed Enel Green Power, ha visto la presenza di altre interessanti iniziative di sostegno alle rinnovabili. Come il “ Club della Gassificazione”, con l’obiettivo di ‘riabilitare’ la tecnologia della gassificazione e tutelare gli investitori attraverso una informazione obiettiva sulle prestazioni degli impianti e, di conseguenza, dare credibilità all’intero settore, in un momento in cui la tecnologia sta passando dalla fase di sviluppo alla piena operatività commerciale. L’”Assise del Biogas”, invece, ha visto la presenza di relatori internazionali, con la presenza della European Biogas Association, dell’American Biogas Council, della tedesca IBBK – Biogas Center of Competence e del Consorzio Italiano Biogas, per un dibattito sulle prospettive mondiali di sviluppi del settore. Molto apprezzato, infine, il convegno “Come sostenere l’impresa che vuole crescere”, pensato per dare risposte agli imprenditori agricoli indicando loro, in piena crisi economica, gli strumenti di finanziamento, pubblici e privati, più utili per la loro attività. Un tema che sarà ripreso a Torino, il 24 e 25 maggio, nel 2° Workshop Nazionale IMAGE – Incontri sul Management della Green Economy, organizzato da Greenews.info in collaborazione con la Fondazione Torino Smart City e l’Associazione Greencommerce, sul tema “Verso la nuova PAC: agricoltura e sistema alimentare”.
Andrea Marchetti