Fuorisalone 2013: la green economy dietro agli eventi di design
Atelier e invitation, installazioni di architettura e design, il popolo del Fuorisalone milanese è da alcuni giorni nel pieno delle attività. Inaugurato il 9 aprile e terminato ieri, l’evento ormai attesissimo, vive nella città occupandone i suoi spazi: dalla Triennale a Brera, da Sarpi a Garibaldi, da PortaVenezia a Porta Romana, da Tortona a Lambrate. Arte e design, dicevamo, ma con un tocco di “verde” quest’anno particolarmente marcato.
A partire dalla partecipazione di Legambiente, che ha preso parte alla settimana di eventi con The GreenBike. L’associazione ambientalista ha accolto l’invito all’iniziativa organizzata da AMAZElab – laboratori di produzione e diffusione culturale – in collaborazione con l’Ambasciata e il Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi a Milano. L’obiettivo era ispirarsi alle città olandesi, eccellenze nell’incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto urbano. “Milano sta riducendo il traffico in maniera significativa – ha sottolineato l’assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo Urbano e Verde, Piefrancesco Maran – La settimana scorsa un’indagine internazionale ha mostrato che non siamo più la settima ma la ventesima città più congestionata d’Europa, ed è un ottimo risultato. Sulle biciclette stiamo investendo molto”. “Anche in Italia la “ciclorivoluzione” è iniziata – ha dichiarato Andrea Poggio, vice direttore generale di Legambiente- nel 2011 si sono vendute più bici che auto. In Lombardia, ci dice l’ultimo censimento degli Amici della bicicletta (Fiab), che 1 cittadino su 10 si muove pedalando”.
Legambiente ha presentato al Fuorisalone Superhub – progetto europeo di ricerca che coinvolge 20 partner in cinque nazioni della UE. Entro il 2014, e dopo 36 mesi di ricerca tecnologica e test sul campo effettuati insieme ai cittadini, si lancerà il prototipo di una nuova piattaforma tecnologica open source e multidevice (un’ applicazione cioè sia su pc che su smartphone e tablet) capace di costruire on demand percorsi di mobilità integrata: ogni cittadino riceverà informazioni e consigli per muoversi con un minor impatto ambientale, ma anche per ridurre i propri tempi di viaggio e, alle volte, riducendo i propri costi.
Punto di riferimento per tutti i design addicted, anche quest’anno, è stata la Fabbrica del Vapore di via Procaccini 4, che ha ospitato eventi, laboratori e mostre. In particolare, fino al 14 aprile, presso la Cattedrale del Vapore, “Bla-Bla” di Mima- Milano Makers a cura di Alessandro Mendini con allestimento di Duilio Forte e con il patrocinio della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte. “Posti di Vista 10*”, è invece un appuntamento ormai tradizionale del Fuorisalone giunto alla 10° edizione e dedicato quest’anno alla sostenibilità urbana, alle energie “verdi”, al rapporto città-verde produttivo, all’ecodesign e all’alimentazione bio tra performance, live, incontri a tema e workshop per adulti e bambini.
L’Ortofabbrica, in via Savona 37, si è invece confermata un métissage di ambientazioni, prodotti e soluzioni progettuali che fanno della bellezza, dell’utilità e dell’eco-sostenibilità a 360° il proprio fil rouge. L’appuntamento, ideato, realizzato e promosso dal designer Angelo Grassi, ha proposto un progetto di grande fascino e modernità all’interno di una cornice architettonica ottocentesca preindustriale. Recupero di antichi mestieri, riuso di materie prime, riciclo di cemento, ghisa, ferro, legno, vetro e metallo, ceramiche e tessuti, danno vita a prodotti rigenerati nei materiali e nelle funzioni d’uso, arricchiti da dettagli crudi, cui si affiancano produzioni seriali funzionali, amichevoli, di grande performance, tecnologicamente d’avanguardia e dal forte richiamo all’autenticità e all’etica.
Nel cuore del Quadrilatero della Moda di Via della Spiga si è accesa, in via permanente, la “smart city” attraverso l’integrazione delle tecnologie più all’avanguardia di illuminazione ‘intelligente’ e di connettività a banda ultralarga. Un sistema di luce urbana a proiettori led che abbinati al telecontrollo e alla potenzialità delle rete internet, permetteranno non solo di ottenere alti livelli di efficienza energetica, ma anche di attivare sul territorio servizi ai cittadini e ai visitatori italiani e stranieri: dalla mobilità sostenibile con le stazioni urbane di ricarica elettrica, alla sicurezza con le colonnine sos, dalla video sorveglianza al wi fi free alla connettività in fibra ottica con sistemi multimediali di comunicazione della nostra metropoli, attraverso un totem multimediale touch screen.
Accessibilità, comfort, calore, comodità, sicurezza, ecosostenibilità, tecnologia al servizio della persona sono state, infine, le parole chiave dell’opera Hi Home di Andrea Castrignano esposta in via Adige 11, zona Porta Romana. Castrignano – interior designer, ideatore e conduttore del format televisivo “Cambio Casa, Cambio Vita” in onda su LA5 – ha trasformato un loft nel suo nuovo studio, progettato per comprendere una “casa campione” dalle caratteristiche uniche. La casa environmentally friendly è concepita con innovative soluzioni in materia di risparmio energetico, fonti rinnovabili e utilizzo della domotica avanzata, con l’importante contributo di aziende eccellenti che hanno messo a disposizione del progetto il proprio know how tecnologico. Sul tetto un impianto fotovoltaico Made in Italy ”Super Solar” da 20kWp della Solar Energy Group, di ultima generazione fornisce l’energia necessaria al funzionamento di tutta la casa. L’attenzione all’ambiente è stata vagliata anche nella scelta dei materiali di rifinitura, per esempio usando in bagno pannelli di rivestimento delle pareti in Ivory Dream della Benetti Stone. Conosciuto come avorio vegetale è ottenuto dal seme di una palma amazzonica, la Tagua. I semi sono raccolti a mano senza danneggiare la vegetazione e senza abbattere alberi. L’emissione di CO2 di produzione di Ivory Dream è pari a zero. Anche la grande doccia è stata pensata per dare la sensazione di essere sotto una cascata naturale e il particolare del soffitto ricoperto di muschio disidratato contribuisce sicuramente a “creare l’atmosfera”.
Francesca Fradelloni