Fini propone il marchio “Green Italy”
Si è svolto martedì 17 novembre a Roma il convegno “Green Italy, Ambiente, innovazione e qualità per sfidare il futuro” organizzato dalla fondazione FareFuturo, presideuta dal Presidente della Camera Gianfranco Fini, insieme alla “fondazione per le qualità italiane” Symbola, del parlamentare Ermete Releacci.
Tema centrale, la Green economy in tutte le sue implicazioni: come via alternativa per il rilancio dell’economia in un periodo di profonda crisi, ma anche come unica e doverosa scelta per affrontare gli urgenti cambiamenti climatici.
Secondo Fini la necessità più immediata consiste nel rendere i prodotti eco-compatibili competitivi sul mercato. L’Italia gode, infatti, di un ricco sistema di piccole-medie imprese già operanti nel settore che necessitano tuttavia di un sostegno: la proposta di Fini è di affiancare al marchio “Made in Italy” anche la certificazione di qualità “Green Italy” che possa stimolare una diffusione su vasta scala di questi prodotti.
Sono le istituzioni a dover inoltre promuovere “una nuova sensibilità” che vada al di là dell’ideologismo ambientalista e che, allo stesso tempo, rifiuti l’estremismo Fordista basato sulla sola logica del profitto: “la tutela dell’ambiente non è un limite, ma una opportunità”, ha ribadito il Presidente.
La Green Economy dovrebbe dunque diventare, secondo FareFuturo, un interesse trasversale al credo politico (come dimostra l’organizzazione bipartisan del convegno), così da poter “ripensare le politiche urbanistiche, abitative e dei trasporti degli ultimi anni” e allo stesso tempo entrare nell’ottica di un’economia che non consideri il Pil l’unico indicatore di crescita.
Il giorno in cui sarà assunto questo nuovo approccio, ha concluso Fini, “sarà un giorno positivo, perché si sarà aperta una fase con meno propaganda e un po’ più di politica”.
Ilaria Burgassi