Buy Nothing Day: il 27 novembre è la Giornata mondiale del non acquisto
Oggi, 27 novembre, si celebra in tutto il mondo, fatta eccezione per gli Stati Uniti (in cui verrà celebrata sabato 28 novembre) la Giornata mondiale del non acquisto.
Il Buy Nothing Day è semplicemente – ma significativamente – una giornata in cui tutti sono invitati a non acquistare. L’iniziativa, nata in Canada nel 1992 e arrivata oggi a coinvolgere una trentina di paesi, vuole essere un gesto simbolico per sensibilizzare la popolazione ad evitare sprechi e spese inutili.
Non si tratta di una giornata contro il commercio ma di un momento di riflessione sul nostro stile di vita e sulle conseguenze che acquisti eccessivi potrebbero avere sull’ecosistema; si tratta di un invito a rivedere il nostro rapporto con gli oggetti per ricollocarli nella giusta dimensione, a riappropriarci delle relazioni col nostro prossimo, a riflettere sull’importanza di consumare meno e di riciclare di più.
Quante volte acquistiamo prodotti che non ci servono? Continuare a produrre e consumare, inseguendo un mito di crescita economica, ha portato ad una crisi finanziaria di portata mondiale. Come sottolinea il Wwf, stiamo vivendo in una situazione di debito ecologico in cui le risorse naturali vengono consumate con una rapidità maggiore rispetto al tempo che occorre per rigenerarle.
E’ stato infatti appurato che l’azione individuale che più danneggia il pianeta è proprio quella di fare shopping. L’Environmental Protection Agency americana attesta che circa il 48% delle emissioni di gas serra è legato al consumismo: ciò che acquistiamo e soprattutto gli involucri che lo contengono sono una delle maggiori fonti di spreco.
Il 20% della popolazione mondiale consuma oltre l’80% delle risorse naturali: continuare a comprare in modo indiscriminato vuol dire saccheggiare l’ambiente e distruggere il futuro con le nostre stesse mani. Il Buy Nothing Day nasce con l’intento di farci riappropriare del nostro essere “persone”, prima che consumatori.
L’iniziativa è promossa da Adbusters. Gli organizzatori chiedono di spengere luce, televisori, computer e tutti gli apparecchi non essenziali, di lasciare l’auto parcheggiata e di andare a piedi, di trascorrere almeno 24 ore vivendo anzichè consumando.
Riportiamo di seguito le domande che, secondo il sito inglese del Buy Nothing Day, è necessario farsi prima di acquistare qualcosa:
1.Ne ho realmente bisogno?
2.Ho già qualcosa di simile?
3.Quante volte ho intenzione di usarlo?
4.Quanto durerà?
5.Posso prestarlo ad un parente o ad un amico che ne avesse bisogno?
6.Sono in grado di pulirlo o mantenerlo da solo?
7.Sarò in grado di ripararlo in caso di rottura?
8.Ho fatto una ricerca per capire se lo sto comprando al miglior rapporto qualità/prezzo?
9.Ho spazio per riporlo quando non lo uso?
10.I materiali di cui è composto sono riciclabili?
Se vi siete posti queste domande dovreste perlomeno essere liberi di agire con cognizione di causa.
Ilaria Burgassi