A Venezia la 39esima edizione del Congresso CIESM sul Mediterraneo
E’stata inaugurata ieri a Venezia la 39esima edizione del Congresso della CIESM (Commission For The Scientific Exploration Of The Mediterranean Sea), dedicata a più di 1000 ricercatori provenienti da 26 nazioni diverse.
Per cinque giorni, dal 10 al 14 maggio, il Palazzo del Cinema e quello del Casinò saranno la sede di uno dei più importanti eventi che anima la comunità scientifica del Mar Mediterraneo e del Mar Nero.
L’iniziativa è organizzata dal Ministero dell’Ambiente e dall’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ismar-Cnr), una struttura di ricerca impegnata negli studi sul Mediterraneo con sedi operative dislocate nelle diverse regioni italiane. Quattro i dipartimenti del Cnr coinvolti: Terra e ambiente, Information and Communication Technology, Sistemi di produzione, Energia e Trasporti.
Nella giornata inaugurale di ieri, si sono susseguiti gli interventi istituzionali, tra gli altri, del ministro italiano dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e del Principe Alberto II di Monaco, presidente del Ciesm, mentre da oggi la Commissione entrerà nel vivo dei lavori. Impegnativi i temi da affrontare: i cambiamenti climatici, l’effetto degli eventi estremi dal punto di visto ecologico, la salvaguardia delle aree costiere, i rischi geologici, l’ultima generazione di strumenti, le innovazioni tecnologiche e biotecnologie.
Durante i 5 giorni di convegno tutte le mattine saranno dedicate ai panel, le tavole rotonde di discussione, mentre nel pomeriggio saranno esposte, in sessioni parallele, le presentazioni scientifiche dei ricercatori partecipanti.
Il primo panel, previsto per oggi, “Signs of change”, prendera’ in esame i cambiamenti idrogeologici e gli effetti della tropicalizzazione, della situazione dell’inquinamento nelle aree costiere e dei porti e il fenomeno delle “zone morte” in cui si assiste ad un’alta mortalita’ delle specie bentoniche.
Il secondo panel sara’ invece focalizzato sulla salvaguardia della laguna di Venezia, con un focus particolare sul progetto Mose. “Il Cnr”- ha spiegato Fabio Trincardi, direttore Ismar-Cnr- “e’ coinvolto nello sviluppo della modellistica previsionale per le maree della Laguna. L’affidabilita’ dei modelli usati per decidere quando alzare le barriere del Mose e’ essenziale e deve tenere conto di molteplici interessi: quelli degli operatori turistici e dei cittadini, quelli industriali di Marghera e quelli del porto turistico”.
Partecipa all’evento anche un altro ente nazionale destinato alle ricerche sull’ambiente marino, l’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero (Iamc), sempre afferente al Cnr. Il direttore, Salvatore Mazzola, presenterà i contenuti del quarto panel, nel corso del quale “si discuterà delle reti di ricerca costituite da diversi enti e paesi, sui modelli per la loro migliore armonizzazione e sulla condivisione di dati telerilevati e acquisiti in situ nella prospettiva di un più efficace monitoraggio del Mediterraneo“.
Nell’atrio del Palazzo del Casinò, saranno infine allestiti stand espositivi per illustrare le attivita’ svolte da numerose istituzioni e aziende italiane nell’ambito dello studio e della tutela del mare.
Benedetta Musso