WWF, bando di ricerca per due progetti sulla biodiversità
Prende il via la prima iniziativa italiana per sostenere la ricerca scientifica sulla biodiversità con il supporto del grande pubblico: per la seconda edizione di “Biodiversamente”, il Festival dell’Ecoscienza organizzato dal WWF con l’Associazione Nazionale Musei Scientifici, il WWF lancia il bando per due progetti di ricerca dedicati alle specie italiane più preziose e ai servizi naturali che garantiscono, e fino al 23 ottobre invita tutti a dare un contributo diventando simbolicamente “Ricercatore per un giorno”, su wwf.it e nelle piazze italiane. E il 22-23 ottobre, week-end tra scienza e natura con iniziative gratuite per scoprire il valore della biodiversità in musei, science center, orti botanici, acquari, parchi naturali e Oasi WWF in tutta Italia.
La ricerca ambientale “made in Italy” vanta successi di calibro internazionale. Come il WWF racconterà nelle prossime settimane, sono decine i ricercatori italiani che esplorando le fronde delle foreste pluviali, l’oscurità delle grotte, il DNA degli insetti nei laboratori e le abitudini di specie appena scoperte, ci aiutano a capire i meccanismi che regolano la vita (anche dell’uomo) e le strategie da adottare per tutelarla. Ma la drammatica scarsità di finanziamenti rende la ricerca sempre più “a rischio estinzione”, soprattutto in un campo sottovalutato come quello ambientale, tanto che, per fare solo un esempio, le ricerche di base sulla biodiversità dei Musei ANMS, che impiegano circa 300 ricercatori, ricevono finanziamenti pubblici per meno di 200.000 euro l’anno.
Eppure la biodiversità è l’assicurazione sulla vita del nostro pianeta: è il “serbatoio” da cui attinge l’evoluzione per adattare le forme viventi ai mutamenti della Terra, e fornisce cibo, medicine, aria pulita, servizi naturali che sono alla base del nostro benessere e della nostra economia. L’unico modo per conservarla è conoscerla e studiare strategie per proteggerla, definendo nuovi modelli di sviluppo sostenibile. Al mondo ci sono dai 5 ai 10 milioni di specie, ma oggi poco meno di 2 milioni sono state classificate, e mentre siamo ancora lontani dal comprenderne le infinite funzionalità, perdiamo biodiversità a ritmi vertiginosi, con un calo del 30% tra il 1970 e il 2005 secondo l’Indice del Pianeta Vivente realizzato dal WWF e pubblicato nell’ultimo Living Planet Report 2010, con inevitabili ripercussioni sulla vitalità degli ecosistemi e l’efficienza dei servizi naturali.
“La ricerca scientifica per la biodiversità rappresenta il legame profondo tra l’ambiente e le società umane, è il presupposto per ogni azione di conservazione e dunque è fondamentale per reindirizzare il nostro modello di crescita verso la sostenibilità ambientale e una nuova economia – ha detto Stefano Leoni, presidente del WWF Italia – Oggi che la ricerca scientifica è messa sempre più ai margini della vita reale e subisce tagli che ne compromettono la stessa esistenza, il WWF, grazie all’aiuto di tutti i cittadini, vuole offrire un’opportunità ai giovani ricercatori che sapranno ideare un progetto davvero importante per la tutela del nostro prezioso patrimonio naturale.”
Con 57.468 specie animali (di cui l’8,6% endemiche, ovvero vivono solo nel nostro Paese), e 12.000 specie di flora (di cui il 13,5% endemiche), l’Italia è il paese europeo più ricco di biodiversità. Ma attualmente sono a rischio il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi, il 76% degli anfibi e addirittura l’88% dei pesci d’acqua dolce, tanto che nei prossimi anni rischiamo di perdere specie come l’orso bruno, la lontra, il capovaccaio, l’aquila del Bonelli o la pernice bianca.
Il 22 e 23 ottobre torna “Biodiversamente” il Festival dell’Ecoscienza, organizzato dal WWF in collaborazione con l’Associazione Nazionale Musei Scientifici, una non-stop di iniziative gratuite tra scienza e natura per conoscere il valore della biodiversità sul territorio, ma anche nei luoghi della ricerca e della divulgazione scientifica. In tutta Italia, musei scientifici, tecnologici science center, orti botanici, acquari, parchi nazionali e Oasi WWF, aperti gratuitamente con laboratori a tema, mostre, installazioni, giochi interattivi, osservazioni al microscopio, viaggi virtuali nel tempo e nello spazio. Partecipano, tra gli altri, la Città della Scienza e la stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, il Museo delle Scienze di Trento, il Museo Civico di Zoologia di Roma, l’Acquario di Genova, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, il Museo civico di Rovereto, il Museo di Storia Naturale di Venezia, l’Osservatorio astronomico e Orto botanico di Brera, il Museo geologico e l’Orto botanico di Palermo e molti altri ancora.