White economy: possibili 200.000 nuovi posti di lavoro grazie all’efficienza energetica
L’industria mette il turbo ai Certificati Bianchi (Titoli di Efficienza Energetica): nelle prime otto sessioni del 2015 sono infatti stati scambiati ben 603.283 TEE (Titoli di Efficienza Energetica), per un controvalore di crca 63 milioni di euro. Il 2015 si prospetta così l’anno del boom dell’efficienza energetica, con una crescita che vede come protagoniste fabbriche e impianti industriali, raffinerie, cementifici, cartiere, vetrerie e tutte le altre imprese del comparto manifatturiero che sono particolarmente energivore, ma anche il mondo del real estate e del terziario.
“Le società che hanno nominato un energy manager sono raddoppiate rispetto all’anno precedente” commentano gli esperti della ESCo Avvenia, secondo i quali le Diagnosi Energetiche Obbligatorie (DEO) che impongono alle grandi imprese specifici obblighi in materia di efficienza energetica sono diventate per molte aziende un’opportunità per individuare un percorso strutturato di iniziative che permettono di migliorare i processi produttivi con una conseguente crescita di competitività, miglioramento dei servizi, riduzione dei costi, notevoli vantaggi e contributi economici.
Avvenia è tra le principali società che operano in questo settore, essendo riuscita a portare ai suoi clienti e partners risparmi di energia primaria mediamente oltre il 40% e una diminuzione dei consumi di gas naturale di oltre il 78% in tutti i settori. Oggi l’efficienza energetica in Italia coinvolge circa 500 mila aziende e, con una previsione di circa 100 miliardi di euro di valore aggiunto per il 2015, potrebbe consentire di creare oltre 200.000 nuovi posti di lavoro entro quest’anno. Secondo gli analisti di Avvenia, il ramo dell’economia relativo alla riqualificazione energetica consente infatti un indotto pari al triplo di ciascun investimento.