“Urban Forest”: il Museo della Montagna di Torino si prende cura del bosco urbano
Mercoledì 4 dicembre, al Museo Nazionale della Montagna ”Duca degli Abruzzi” di Torino, ha preso il via il progetto Urban Forest, un’iniziativa che costituisce il nucleo centrale della mostra “Tree Time”, a cura di Daniela Berta e Andrea Lerda.
Il bosco che circonda il Museo è infatti un vero e proprio bosco urbano nel centro della città. Il suo potere in termini di stoccaggio della CO2, il suo contributo al raffrescamento delle temperature estive, oltre al suo valore sociale e turistico, sono alla base di un bisogno di riqualificazione, di cura e di rivitalizzazione su cui il Museomontagna ha ritenuto di dover lavorare.
Urban Forest va dunque inteso, innanzitutto, come un laboratorio progettuale di analisi, studio e ripensamento di questo luogo, affidato a un team di esperti, che si confronteranno fino a marzo 2020, con un momento di restituzione finale in occasione del quale documenti e visioni progettuali verranno presentati al pubblico e alla cittadinanza.
Al tavolo di lavoro partecipano, tra gli altri, Gianluigi Montresor, Presidente del CAI di Torino; Daniela Berta, Direttrice del Museomontagna; Andrea Lerda, Curatore della mostra Tree Time; Alberto Unia, Assessore all’Ambiente del Comune di Torino; Consolata Siniscalco, Direttrice dell’Orto Botanico di Torino; Gian Michele Cirulli, Agronomo della Divisione Ambiente, Verde e Protezione Civile della Città di Torino; Bianca Maria Rinaldi, Professore Associato in Architettura del Paesaggio presso il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST); Roberto Dini e Daniela Bosia, docenti del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e Dino Genovese, Forestale e Presidente del Comitato Scientifico CAI Liguria – Piemonte – Valle D’Aosta.
In parallelo, la mostra Tree Time (visitabile fino al 23 febbraio 2020) prosegue il percorso intrapreso nel 2018 dal Museomontagna per indagare le principali problematiche ambientali che vedono protagonista la montagna in questo inizio di XXI secolo. L’esposizione mette al centro alberi, boschi e foreste, la loro natura protettrice, il loro cammino di adattamento alle costanti modificazioni ambientali e la condizione di crescente fragilità causata dal cambiamento climatico in atto.
Il progetto apre a una serie di riflessioni sulla relazione tra eventi meteorologici inconsueti e global warming, sull’alterazione degli habitat boschivi e la comparsa di nuove problematiche fitopatologiche. Nella consapevolezza che gli alberi svolgono un’azione essenziale per mitigare i mutamenti climatici, la mostra sottolinea l’importanza di un radicale ripensamento delle pratiche di gestione e di rimboschimento e del loro ruolo all’interno delle città. Riattualizzando il concetto di cura, il progetto disegna un ponte storico con la fondazione dell’Associazione Pro Montibus a Torino nel 1898 e con la prima Festa degli Alberi, celebrata al Monte dei Cappuccini di Torino, il 18 settembre dello stesso anno.
In Tree Time le opere di venti artisti internazionali sono in dialogo con le collezioni permanenti del Museomontagna. Il progetto è inoltre supportato da una serie di contributi di Matteo Garbelotto, Direttore presto il Forest Pathology and Mycology Lab di Berkeley e Adjunct Professor presso l’Università della California.
Per l’occasione, e grazie alla collaborazione con L’Artistica, casa editrice di Savigliano, il Museomontagna ha pubblicato il primo catalogo d’arte in Italia realizzato in Stone Paper 100% TreeFree, senza l’impiego di cellulosa.