Tutti a bordo! Le associazioni ambientaliste in pressing sui ministri per una pesca sostenibile
La pesca europea è in crisi. Troppe barche pescano poco pesce distruggendo l’habitat marino. Dal 2011, cittadini, pescatori e imprese di tutta Europa si sono impegnati per salvare gli oceani da questo scempio. Nel mese di febbraio, il Parlamento Europeo ha votato per migliorare le leggi sulla pesca. Ma non è ancora finita. Il WWF, BirdLife International, Fish Fight, OCEAN2012, OCEANA, Paint a fish, invitano oggi i cittadini europei a scrivere al proprio ministro (per l’Italia, Nunzia De Girolamo) con “salire a bordo” per fermare la bancarotta dei nostri mari, lasciando che gli stock ittici si rigenerino.
I Ministri della Pesca devono approvare ora le proposte del Parlamento. Senza il loro consenso tutto l’impegno dei cittadini che hanno fin qui partecipato, assieme al voto del Parlamento, non conterà nulla. La riforma capita infatti solo ogni 10 anni e questa potrebbe essere l’ultima possibilità per promuovere una pesca sostenibile e del pesce per le future generazioni.
“In Europa abbiamo bisogno di nuove leggi sulla pesca che permettano agli stock ittici di rigenerarsi, che favoriscano la pesca sostenibile, che evitino gli scarti di pesca, che mantengano i prelievi entro limiti sostenibili e che mettano fine ai sussidi a pioggia e che mantengano i posti di lavoro del settore. Ci congratuliamo con il neo ministro De Girolamo per il suo nuovo incarico, le sfide che dovrà affrontare saranno tante e importantissime per il mare, i pesci e tutti i pescatori. Ci auguriamo che il Ministro confermi la linea, assolutamente condivisibile, sin qui seguita dal suo predecessore in favore della pesca sostenibile”, ha dichiarato Marco Costantini, responsabile mare WWF Italia.