Turboden coordina il progetto H-REII per la riduzione delle emissioni di CO2
Turboden, azienda bresciana appartenente a Pratt & Whitney Power Systems Company (gruppo UTC) e leader in Europa nella realizzazione di turbogeneratori basati sul Ciclo Rankine Organico (ORC), ha dato avvio al progetto H-REII (Heat Recovery in Energy Intensive Industries) in collaborazione con autorevoli partner quali: Provincia di Brescia, CSMT (Centro Servizi Multisettoriale Tecnologico), Associazione Industriale Bresciana (AIB) e Federazione Italiana Uso Razionale Energia (FIRE).
Il progetto nasce dalla necessità di contribuire allo sviluppo di politiche di supporto alla realizzazione di innovativi interventi di recupero calore da processi industriali altamente energivori (siderurgie, cementifici, fonderie di alluminio e non ferrosi, trattamenti termici, industrie del vetro, industrie chimiche, …), così da permettere un drastico abbattimento delle emissioni globali di CO2.
Il progetto H-REII trae origine dalla considerazione che molti processi industriali, in contesti territoriali con grande consumo di energia, producono calore con un contenuto energetico non valorizzato. Da qui l’idea di un’indagine circoscritta ad un determinato territorio, con lo scopo di valutare il reale risparmio in termini di energia e di riduzione di CO2. Recuperando infatti il calore di scarto, ad oggi disperso in atmosfera, è possibile contribuire ad una sensibile riduzione dei gas serra emessi dai processi industriali ed inoltre contribuire al raggiungimento degli obiettivi imposti dalla Unione Europea. Per questo motivo il progetto H-REII risponde pienamente agli obiettivi previsti dal programma europeo denominato “LIFE+” che prevede un contributo comunitario per progetti di questa natura. Da una valutazione preliminare e dai risultati di alcuni audit energetici effettuati nei mesi scorsi è possibile stimare un potenziale di circa 316.000 ton/annue di CO2 risparmiate ed oltre 500 GWh/annui di energia elettrica risparmiata mediante la realizzazione di circa 60 impianti di recupero calore (mediamente di taglia intorno a 1 MWel), con tecnologia ORC in processi altamente energivori.
L’indagine, in grado di creare un riferimento nel panorama nazionale ed europeo – al momento unica nel suo genere in questa tipologia di aziende destinatarie – si svolge nel territorio di Brescia, realtà italiana fortemente industrializzata.
“Lo scenario ambientale e la normativa UE impongono scelte volte alla riduzione dell’impatto sull’ambiente (in particolare CO2) e sull’uso razionale dell’energia- afferma Marco Baresi, responsabile del progetto in Turboden. “La normativa di riferimento nel settore recupero calore da processi industriali (Heat Recovery) è in evoluzione a livello comunitario, nazionale, regionale e provinciale. Brescia (ed in generale la Regione Lombardia) è una realtà con molti processi industriali che producono calore ad alto contenuto energetico non valorizzato adeguatamente. Il recupero calore da processi industriali (HR), congiunto alla produzione di energia elettrica, – conclude Baresi – è la risposta ideale per una reale riduzione di CO2”.