Treno Verde versus Auto: una sfida all’ultima molecola di CO2
L’auto privata resta il mezzo privilegiato dagli italiani per i loro spostamenti in ambito urbano. A ribadirlo è lo studio di Legambiente su 53 capoluoghi italiani secondo cui sono, infatti, ben 45 le città dove i piccoli spostamenti vengono effettuati prevalentemente con il mezzo privato rispetto al trasporto pubblico o la bici e a piedi. A Bolzano, Genova e Campobasso va l’oscar per lo spostamento sostenibile che privilegia gli spostamenti a piedi e in bicicletta. Maglia nera, invece, a Bergamo, Sassari e Aosta dove i cittadini si muovono principalmente con mezzo privato.
A confermare l’abuso dell’auto sono anche i dati degli sforamenti di PM10 rilevati dalle centraline cittadine. Su 78 città monitorate da Legambiente, sono 13 i capoluoghi che a fine febbraio hanno già superato 30 giorni di sforamento, praticamente oltrepassando il limite di legge un giorno si e uno no. Allarme inquinamento già scattato, invece, a Frosinone, Torino, Monza, Vercelli, Brescia, Milano e Verona che hanno esaurito il limite di 35 superamenti annuali del limite medio giornaliero di concentrazioni (50 µg/m3) per la protezione della salute umana, previsti della normativa vigente.
A portare una boccata d’ossigeno in città, torna anche quest’anno il Treno Verde, la campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane che per il venticinquesimo anno accende i riflettori sull’inquinamento atmosferico e acustico delle maggiori città italiane e promuove il potenziamento del trasporto pubblico come antidoto principale al soffocamento dei centri urbani. La campagna, realizzata con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, viaggerà da sud a nord per monitorare, informare, sensibilizzare, educare e promuovere le buone pratiche che privilegiano la mobilità pubblica e l’abbattimento delle polveri inquinanti. Compagno di viaggio del Treno Verde sarà, come nelle precedenti edizioni, il Laboratorio mobile Qualità dell’Aria di Italcertifer, che in ogni città rileverà i dati relativi all’inquinamento acustico e alla qualità dell’aria. Oltre ai valori del PM10, saranno raccolte informazioni sulle concentrazioni nell’aria di benzene, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono.
Dall’ 8 marzo all’11 aprile il Treno Verde toccherà 8 città incontrando studenti, cittadini e amministrazioni per promuovere la qualità dei territori, l’innovazione nei centri urbani e l’attenzione negli stili di vita, puntando il dito innanzitutto sul trasporto privato, una delle principali cause del malessere delle nostre città.
Migliorare la mobilità pubblica, incrementando il trasporto pubblico locale e inibendo il traffico privato nei cuori delle città, è uno dei capisaldi delle smart city, tema a cui è dedicata questa edizione della campagna di sensibilizzazione.
‘Muoversi, abitare, vivere’ è il titolo del percorso educativo a bordo del convoglio verde che sarà visitabile tutti i giorni, domenica esclusa. La prima carrozza è dedicata al tema della mobilità sostenibile, cardine del cambiamento delle nostre città. Dal trasporto su ferro alla mobilità elettrica, dall’urbanistica all’intermodalità, passando per le zone a traffico limitato, le piste ciclabili e le zone 30: ecco un percorso che ci farà capire quali scelte devono essere prese dalle città e dai cittadini per dire no allo smog, per aprire le porte alla libertà di muoversi in maniera veloce e a basse emissioni.
All’abitare è dedicata la seconda carrozza all’interno della quale l’allestimento sarà dedicato a raccontare un’urbanistica che risponde alle esigenze dei cittadini e dell’ambiente. Energia pulita e integrata, analisi del ciclo di vita, difesa del suolo e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico, edifici sicuri ed efficienti, architettura sostenibile: nella seconda carrozza si possono trovare alcuni dei temi chiave che ci aiutano a progettare le fondamenta di una città smart. Abbattimento delle emissioni e innalzamento della qualità della vita sono i principi guida del nostro percorso.
Terza carrozza dedicata agli stili di vita. Si può parlare di una città smart senza cittadini smart? Sicuramente no. A bordo della terza carrozza del Treno Verde si possono trovare tante soluzioni e piccoli accorgimenti per essere cittadini attenti anche a casa e nelle abitudini di tutti i giorni. Come isolare l’abitazione per renderla efficiente, fare una spesa sostenibile, tenere sotto controllo i consumi domestici e, soprattutto, come differenziare, riciclare e imparare a considerare i rifiuti una vera ricchezza.
La quarta carrozza del Treno Verde è un vero e proprio parco urbano. Perché la città secondo Legambiente è sicuramente più verde e con spazi pubblici attrezzati che consentono di passare il tempo libero e non solo, respirando aria pulita o coltivando orti, e riappropriandosi di tutti quei fazzoletti di terra che spesso sono lasciati all’incuria.
In partenza oggi da Roma, il Treno Verde si dirigerà quindi a Bari, Reggio Calabria e Salerno per poi ritornare a fare tappa nella capitale e proseguire ancora verso Firenze, Bologna, Milano e concluderà il viaggio a Torino l’11 aprile. Oltre al trasporto pubblico, protagonisti del rinnovamento urbano sono le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica negli edifici. Ed è per questo che anche quest’anno Enel Green Power collabora con il Treno Verde per avvicinare i cittadini a tutte le principali tecnologie legate all’idroelettrico, eolico, solare, geotermico e biomasse.
“La riqualificazione dei nostri centri urbani ormai non può più attendere. Il trasporto pubblico si conferma un passaggio strategico per il cambiamento e l’innovazione delle nostre città. A ricordarcelo è anche l’Europa che dedica il 2013 alla qualità dell’aria e la sentenza del 19 dicembre scorso della Corte di Giustizia europea che ha confermato il ricorso per l’inadempienza dell’Italia rispetto ai livelli di PM10 nelle città italiane. Nonostante questo nulla è cambiato e anche nel 2013 siamo già molto lontani dagli obiettivi previsti, continuando ad accumulare ritardo nella competizione con la qualità della vita delle città europee. Occorre un radicale cambio di passo nel pensare la mobilità e il trasporto pubblico, l’appuntamento con l’innovazione e la qualificazione dei nostri centri urbani deve diventare una priorità. I cittadini vanno aiutati e incentivati a cambiare abitudini; in troppi, infatti, non riescono ad abbandonare il mezzo privato ma questo sarà possibile solo quando l’alternativa che il trasporto pubblico offre sarà valida, innovativa e competitiva”, commenta Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente.
“L’obiettivo di tutti dovrebbe essere quello di un Paese con un sistema di trasporti riequilibrato in favore del ferro – dichiara Mauro Moretti, amministratore di FS – Nel 2012 il settore dei trasporti ha prodotto complessivamente il 30% delle emissioni di anidride carbonica, soprattutto a causa del traffico su strada. Di questi solo il 2% è stato determinato dal trasporto su ferro: i circa 25 milioni di viaggiatori delle Frecce AV hanno impedito che ben 600mila tonnellate di CO2 finissero nell’atmosfera”.