Sulle tracce dei ghiacciai: 130 anni di cambiamenti climatici in una mostra fotografica
La mostra temporanea, che si presenta quest’anno dal 3 marzo al 17 novembre 2013 al Messner Mountain Museum Firmian, racconta il lavoro fotografico e scientifico di Fabiano Ventura, fotografo e alpinista, e del suo team di scienziati tra le grandi distese del Karakorum e tra i ghiacciai inesplorati del Caucaso. Entrambe le spedizioni sono parte del progetto “Sulle tracce dei ghiacciai”, ideato dallo stesso Ventura, che ne prevede altre nei ghiacciai montani più strategici del Pianeta. Per avere, alla fine, una visione globale dello stato di salute dei ghiacciai e del futuro climatico della Terra.
Obiettivo della mostra promossa da Salewa è suscitare nell’opinione pubblica, attraverso il forte impatto visivo delle immagini, una maggiore coscienza ambientale e una consapevolezza delle problematiche legate ai cambiamenti climatici e alla gestione sostenibile delle risorse naturali. Durante la mostra saranno proiettati in sequenza continua degli estratti dei due documentari televisivi girati durante le due spedizioni dalla SD Cinematografica. «Siamo orgogliosi di sostenere un’iniziativa di questo tipo, che ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione mondiale sullo stato di salute delle nostre montagne – ha affermato Heiner Oberrauch, presidente del gruppo Salewa – siamo inoltre felici che la mostra sia ospitata dal Messner Mountain Museum Firmian di Bolzano per la stima che ci lega al nostro conterraneo Reinhold Messner».
“Sulle tracce dei ghiacciai” è un progetto originale e multidisciplinare ideato da Fabiano Ventura e organizzato dalla sua Associazione non profit Macromicro, che, avvalendosi di fotografi specializzati, scienziati, alpinisti e di un apposito Comitato Scientifico internazionale, coniuga la comparazione fotografica e la ricerca scientifica al fine di analizzare gli effetti che i cambiamenti climatici stanno avendo sui più grandi ghiacciai montani della Terra. I ghiacciai sono, infatti, sensibili ed affidabili indicatori climatici, che permettono lo studio della situazione climatica corrente e della sua evoluzione nel tempo. Analizzarli è un po’ come aprire una banca dati, un archivio naturale, che ci descrive fedelmente la situazione passata e presente dell’ambiente in cui viviamo.
Attraverso diverse spedizioni, dirette ai ghiacciai delle catene montuose più importanti del pianeta, vengono effettuate misurazioni glaciologiche e realizzate nuove immagini fotografiche, che riproducono quelle effettuate dai fotografi – esploratori di inizio ‘900, con la peculiare caratteristica di essere scattate dallo stesso punto geografico e nello stesso periodo dell’anno. La comparazione tra le immagini storiche e quelle moderne e le misurazioni scientifiche effettuate sul campo forniscono al Comitato Scientifico del progetto i dati utili per analizzare lo stato di salute dei ghiacciai. Le prime due spedizioni del progetto si sono svolte, rispettivamente, nel 2009 in Karakorum e nel 2011 in Caucaso. Con gli stessi obiettivi e la medesima metodologia operativa, sono già pianificate le prossime spedizioni che si svolgeranno in Alaska, Ande, Himalaya e Alpi.