STS-MED: a Palermo il solare a concentrazione va su piccola scala
Il solare a concentrazione splende ora anche su piccola scala: impianti di dimensione ridotta installati su edifici pubblici, per produrre elettricità, acqua calda, raffrescamento estivo e anche acqua pulita per le comunità locali dell’area mediterranea. È un progetto europeo ad altissimo valore di innovazione tecnologica e sociale quello che parte da Palermo per diffondersi in Paesi della sponda Sud ed Est del nostro mare. Con un finanziamento di 5 milioni di euro assegnato dalla Commissione Europea, nell’ambito del Programma di cooperazione euromediterranea ENPI CBCMED, al Consorzio ARCA, incubatore d’impresa e nodo di trasferimento tecnologico dell’Università di Palermo, e ad altri 12 partner istituzionali e scientifici in Italia, Grecia, Francia, Giordania, Egitto e a Cipro. Serviranno a costruire, sperimentare e far funzionare, anche dal punto di vista dell’impatto sociale ed economico, impianti solari a concentrazione cosiddetti ‘poligenerativi’, utili insomma per offrire servizi energetici integrati a piccole utenze (edifici pubblici, ma anche condomini, residence e piccole o medie imprese).
Il cuore del progetto STS-MED (Small Scale Thermal Solar District Units for Mediterranean Communities) è l’utilizzo dell’energia solare catturata con i sistemi a concentrazione in possibile integrazione con sistemi di conversione e distribuzione dell’energia raccolta. Oltre alla produzione di energia elettrica, si potranno così produrre acqua ad alta temperatura da utilizzare per riscaldamento ma anche condizionamento – essenziale in area mediterranea – e addirittura potabilizzare l’acqua. Altre applicazioni potranno riguardare campi specifici, come la fornitura di energia per la gestione di cucine e mense, o i processi di sterilizzazione da utilizzare, ad esempio, in ospedali o lavanderie.
Le quattro unità pilota saranno installate e rese efficienti per rappresentare un modello di riferimento per la realizzazione di impianti di piccole dimensioni, soprattutto su edifici pubblici.I risultati attesi per il progetto dovranno essere raggiunti entro i 36 mesi di durata della cooperazione internazionale e saranno misurati grazie a indicatori condivisi dai 13 partner. «Si prevede l’implementazione di quattro impianti pilota in Italia, Cipro, Egitto e Giordania», spiega Umberto La Commare, presidente del Consorzio ARCA. “Coinvolgeranno 1.000 professionisti e tecnici, 20 comunità locali, per un totale di 20.000 utenti finali che potranno sperimentare i vantaggi dei sistemi a concentrazione solare di tipo integrato, e, attorno agli impianti svilupperemo innovative filiere di piccole e medie imprese”.
Dal punto di vista tecnico, l’innovazione più interessante rimane quella dell’utilizzo del solare a concentrazione – una tecnologia finora utilizzata prevalentemente nei grandi impianti – per applicazioni integrate di piccole dimensioni. Mentre dal punto di vista sociale, il vero punto di forza del progetto è nel suo essere un living lab: gli impianti saranno sottoposti alla verifica di fattibilità non a livello accademico, ma sul campo, con un confronto serrato con impiantisti, tecnici, professionisti e imprenditori. Una sorta di approccio open source in cui la sperimentazione sarà calibrata in base alle richieste e alle esperienze locali e non alle esigenze di grandi industrie multinazionali o ai presupposti della ricerca accademica.