Straberg (Electrolux) al COP15 di Copenhagen
Hans starberg, Presidente e CEO di Electrolux, ha preso una posizione chiara in favore del libero mercato e della globalizzazione nel discorso che ha tenuto al Cop15, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite che si è conclusa a Copenhagen. Electrolux supporta l’idea di uno sforzo globale per la riduzione delle emissioni di CO2, ma allo stesso tempo è contraria alle possibili barriere al commercio spesso proposte durante il dibattito sul problema del clima.
Come leader globale nel settore degli elettrodomestici, Electrolux è un Gruppo che si avvantaggia dai meccanismi di mercato nella sfida per la salvaguardia del pianeta, riducendo il consumo di energia e di acqua sia nel momento della produzione che nei prodotti venduti ai consumatori.
Parlando a nome del settore degli elettrodomestici, Straberg ha parlato a un incontro organizzato da BusinessEurope – Associazione europea delle industrie. Lo scopo dell’evento era sottolineare i contributi e le aspettative dal mondo delle aziende europee dal dibattito sul problema del clima.
“Questo dibattito non dovrebbe mai essere usato come scusa per aumentare le misure protezionistiche nel mondo”, dichiara Hans Straberg. “Solo una società aperta può incontrare e superare la sfida sul clima. L’importante è porre le basi per un accordo globale che sia in grado di gestire questa sfida”.
Il Presidente e CEO di Electrolux ha sottolineato tre principi fondamentali in un accordo come questo: stabilire un prezzo sulle emissioni di CO2 invece che regolazioni dettagliate, creare un “campo da gioco” globale, con regole chiare e comparabili per tutti e introdurre un’omogeneizzazione a livello mondiale degli standard di prodotto.
Electrolux è profondamente consapevole del potenziale dei meccanismi di mercato nella sfida sul clima. Negli ultimi anni, Electrolux ha effettuato sostanziali riduzioni nell’utilizzo di energia da parte dei suoi prodotti. I frigoriferi oggi consumano il 70% di meno rispetto ad un frigorifero standard di 15 anni fa. La crescita di una coscienza ambientalista tra i consumatori ha dato un grande contributo. In aggiunta Electrolux, tra il 2005 e il 2008, ha tagliato del 15% l’utilizzo di energia nelle sue fabbriche e si impegnata per una nuova riduzione del 15% entro il 2012.
“Indipendentemente dalle conclusioni finali di questa conferenza, tutti i produttori seri trarranno benefici nel sostenere i propri impegni ambientali. Ma ci aspettiamo che i leader politici mostrino una volontà politica chiara”, ha concluso Straberg.