“State of the World 2011″ al Museo di Scienze Naturali di Torino
L’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro onlus e Edizioni Ambiente presenteranno, il 23 marzo 2011 alle ore 20,30 presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, State of the World 2011 – Innovazioni che nutrono il pianeta.
“Viviamo in un mondo dove si produce più cibo di quanto se ne sia mai prodotto, ma dove la fame non è mai stata così diffusa.” Si apre con questa affermazione una delle edizioni più importanti del rapporto State of the World, per la prima volta interamente dedicata al tema dell’alimentazione e della produzione agroalimentare.
L’idea secondo cui sarebbe possibile eliminare la fame nel mondo unicamente col denaro e la tecnologia è ora messa in discussione non solo a causa dei suoi limiti, ma anche perché si accumulano prove a dimostrazione del fatt che i nuovi approcci per la creazione di un sistema agricolo sostenibile possono efficacemente integrare o sostituire gli elementi dell’agricoltura tradizionale.
Ciò è particolarmente vero nell’Africa subsahariana, dove migliaia di piccoli agricoltori attingono all’antica saggezza culturale e, servendosi delle nuove tecnologie, producono cibo in abbondanza, nel rispetto dei terreni locali e degli ecosistemi globali.
Questa è la storia raccontata nel libro e nel progetto Nourishing the Planet del Worldwatch Institute. Durante il 2009 e il 2010, la direttrice del coprogetto Danielle Nierenberg ha visitato 25 paesi africani, scambiando opinioni con agricoltori su argomenti quali l’irrigazione a goccia, la coltivazione sui tetti, la silvicoltura e le nuove tecniche per proteggere il suolo.
L’équipe di ricerca ha poi localizzato una gamma ancora più vasta di progetti agricoli innovativi. Il quadro che emerge è entusiasmante. Sono centinaia i casi studio e le esperienze raccontate in prima persona in grado di fornire molte soluzioni per ridurre la fame e la povertà. Un cambiamento rapido e proficuo è possibile a patto che venga conferito potere ai piccoli agricoltori e in particolare alle donne, che in pratica controllano l’agricoltura in Africa.
Se anche una parte infinitesimale delle risorse che ora si utilizzano negli allevamenti industriali statunitensi e nelle piantagioni di soia brasiliane fosse investita in piccole aziende agricole innovative, il pianeta non farebbe così fatica a raggiungere l’obiettivo stabilito dall’ONU di dimezzare la fame nel mondo entro il 2015.
All’incontro, ad ingresso libero, saranno presenti la curatrice Danielle Nierenberg, Carlo Petrini - presidente internazionale Slow Food – e Mario Salomone – presidente di Scholé Futuro onlus. Modererà l’incontro Silvia Rosa Brusin di Rai3 TG Leonardo. Seguirà un rinfresco a cura dell’Associazione Greencommerce.