Spinetti (AIGAE) sulla Riforma dei Parchi: “un vero attentato alla figura delle guide”
“In Italia invece di valorizzare le figure che tutelano il territorio, si pensa ad affossarle. Alla Camera si sta consumando un vero attentato alla sopravvivenza dei Parchi, delle Aree Naturali, del Turismo Ambientale. I toni trionfalistici di alcuni deputati del PD non li comprendiamo dal momento in cui non ci sarà nulla da festeggiare qualora la riforma dei Parchi dovesse essere approvata così. È stato presentato un emendamento che invece di fare chiarezza sulla figura delle guide crea ancora più confusione. Non vorremmo che dietro questo emendamento ci fosse solo la necessità di garantire autofinanziamento ai Parchi. Sarebbe davvero triste che luoghi eccezionali per la cui tutela ed efficacia le Guide si battono da anni, venissero a essere luoghi di lottizzazione degli accessi, come purtroppo accade sin troppo spesso in Italia in aree turistiche di grande interesse economico. Si rischia che siano i Tribunali a legiferare come spesso accade”. È durissimo Stefano Spinetti, Presidente Nazionale dell’AIGAE, la principale Associazione delle Guide Ambientali Escursionistiche in Italia, in merito alla riforma dei Parchi, da tempo in discussione tra i due rami del Parlamento.
Quello che AIGAE chiede, in particolare, al Parlamento è di sentire le associazioni di categoria interessate e intervenire con una legge di riordino del settore delle professioni turistiche (oltre 10.000 persone tra guide, accompagnatori e personale specializzato) “anziché contribuire a intricare ancora di più il settore con emendamenti a pioggia non pensati per il bene della collettività”.
Di fatto, se l’emendamento sulla regolamentazione delle guide e la gestione delle aree venisse così definitivamente approvato, spiega Spinetti, ci sarebbe ben poco da festeggiare e “verrebbe confermato, per l’ennesima volta, il viziaccio tutto italiano di legiferare in maniera confusa e incompleta e soprattutto senza consultare in via preventiva i diretti interessati”.
La riforma, infatti, tra le altre cose, avrebbe dovuto fare chiarezza sul ruolo della figura professionale della guida invece, secondo gli operatori di AIGAE, non solo l’emendamento oggetto di discussione nei giorni scorsi conferma, ma addirittura peggiora l’equivoco del riconoscimento di guida del parco.
“È un attentato – aggiunge Spinetti – anche alla legge 4/2013 in applicazione delle direttive europee, con cui sono state liberalizzate le professioni senza un ordine professionale già riconosciuto”. “Le nostre proposte sono chiare, tutelate dalle norme vigenti. Il titolo di guida del parco deve essere un titolo professionale e senza esclusività. Del resto anche oggi gran parte delle guide dei parchi in Italia aderiscono ad AIGAE, la più grande associazione di guide ambientali escursionistiche italiana, riconosciuta dal competente Ministero dello Sviluppo Economico. Quindi chiediamo al Parlamento di raccordare questa norma a quella quadro di riferimento della L. 4/2013, sulle professioni non regolamentate, per evitare che, come spesso accade, poi siano i Tribunali a legiferare laddove le norme siano poco chiare o contraddittorie”.
L’Associazione fa presente come nei parchi USA e in molti altri Paesi, le guide siano parte fondamentale delle politiche di conservazione della Natura e di fruizione sostenibile. “In questi Paesi le guide sono dipendenti delle amministrazioni pubbliche. In Italia questa è una assoluta rarità. Tutte le esperienze più affermate di turismo sostenibile nei parchi – conclude Spinetti – infatti, sono state realizzate con l’imprenditorialità, la passione e la professionalità di guide che lavorano in proprio. Appare quindi incredibile che si debbano mettere in competizione le Pubbliche Amministrazioni e le guide che operano nei territori protetti, alla faccia della tutela della concorrenza!”.