Sorgentedelvino LIVE 2017: a Piacenza vanno in scena i “vini naturali”
Da sabato 11 a lunedì 13 marzo 2017 Piacenza diventa la capitale dei “vini naturali” con la 9° edizione di Sorgentedelvino LIVE – vini naturali, tradizione, territorio.
“Il vino si fa nella vigna” è il motto contro le sofisticazioni in cantina dei 150 vignaioli partecipanti, che arriveranno da tutta Italia ed Europa per raccontare e far conoscere ad appassionati e addetti del settore le nuove annate in vendita diretta.
“Quando il vino è fatto senza aggiungere additivi e conservanti in cantina e rispettando i suoi naturali tempi di evoluzione ogni anno è una vera scoperta! Lo sanno bene le migliaia di persone che tornano ad incontrare questi vignaioli con la curiosità di assaggiare il frutto di una nuova vendemmia portando a casa qualche bottiglia che è piaciuta particolarmente.” spiega entusiasta Paolo Rusconi, ideatore della manifestazione.
Barbara e Paolo, dell’associazione Echofficine, si ispirano alla proposta programmatica del critico Luigi Veronelli, attorno a cui si giocano questioni come il “recupero del rapporto con la terra”, la valorizzazione del vino, “la fiducia tra produttore e consumatore”, “l’etica della responsabilità e della cooperazione”, ma anche la trasparenza e le vie di uscita dalla crisi, sintetizzate dal claim della manifestazione: vini naturali, territorio, tradizione.
Tra le aziende presenti quest’anno, non solo i nomi storici del vino naturale italiano, ma anche nuove proposte e giovani viticoltori scelti dall’organizzazione che, per questa edizione, dedicherà uno spazio speciale a Umbria e Sardegna. I due territori saranno infatti presenti, oltre che con un’importante rappresentanza di vignaioli, anche con salumi, formaggi, prodotti tipici e produzioni agricole di nicchia.
Il programma di Sorgentedelvino LIVE 2017 prevede anche degustazioni guidate, incontri e conferenze: interessanti occasioni per approfondire la conoscenza di questo piccolo ma estremamente vitale settore dell’agricoltura italiana.
Tra i vari eventi in programma, sabato 11 marzo si terrà la non-degustazione delle introvabili bottiglie di Pino Ratto, insieme al Dolcetto d’Ovada dei vignaioli piemontesi che ne hanno seguito le orme: Cascina Boccaccio, Cascina Boccia, Cascina Gentile, Castello di Grillano, Forti del Vento, Rocco di Carpeneto e Rocca Rondinaia.
Intellettuale, clarinettista jazz, farmacista e vignaiolo anarchico amato da Luigi Veronelli, Pino Ratto e il suo modo di fare vino sono entrati nella storia del vino. Produceva pochissime bottiglie l’anno e oggi, Gli Scarsi e Le Olive sono introvabili. Fu precursore della vinificazione naturale in tempi non sospetti e oggi, a Ovada, alcuni vignaioli si ispirano al suo modo di intendere e fare il vino, rispettando la terra e il territorio (per Ratto, “gli OGM sono merda“, ipse dixit).