Sorgenia e Abn: il fotovoltaico diffuso a sostegno di un’economia sociale
Sorgenia e la Cooperativa Sociale Abn hanno lanciato un progetto che ambisce a sviluppare un innovativo modello di “economia sociale” che unisca i benefici della generazione distribuita, cioè la realizzazione di impianti fotovoltaici vicini al punto di consumo dell’energia, ai vantaggi per la comunità locale, grazie a un rapporto di reciprocità con i cittadini.
L’iniziativa riguarda, in particolare, la campagna Sole Mio di Sorgenia, in base alla quale il cliente diventa un auto produttore di energia elettrica da fonte solare, senza dover sostenere alcuna spesa. La società installerà infatti pannelli fotovoltaici gratuitamente sul tetto delle case dei cittadini che aderiranno all’iniziativa, cedendoli in comodato d’uso per vent’anni. Sorgenia si occuperà dunque, a proprie spese, della progettazione, dell’installazione e della manutenzione successiva dell’impianto. Grazie a Sole Mio si potrà così risparmiare fino al 50% dei costi in bolletta perché tutta l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e contemporaneamente consumata dall’abitazione sarà gratuita.
Il progetto consente inoltre significativi vantaggi in termini di ottimizzazione della rete di trasmissione e distribuzione, dato che l’energia viene prodotta e consumata senza entrare in rete. L’accordo prevede che la realizzazione e manutenzione degli impianti promossi in partnership sul territorio sia affidata alla cooperativa sociale Abn, impiegando anche lavoratori delle fasce deboli.
Abn ha già raccolto, ad oggi, l’adesione di 4mila famiglie italiane favorevoli allo sviluppo della generazione distribuita sulle loro case, pari a oltre 10 MW di potenza installabile.
Riccardo Bani, direttore generale di Sorgenia ha commentato: “Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo accordo con Abn. Ai benefici di tipo ambientale per il territorio e di tipo economico per i singoli clienti, questa partnership offre un contributo importante per il benessere diffuso della comunità locale e un supporto concreto anche alle fasce più deboli”. Secondo Roberto Leonardi, presidente di Abn: “L’aspetto distintivo di questo accordo è la possibilità di creare, con il coinvolgimento delle persone e senza consumare territorio, una grande centrale diffusa e allo stesso tempo condivisa dai cittadini e da tutta la comunità. Il rapporto che si crea in questo modo con le persone va ben oltre la vendita di un prodotto. E’ un concetto di condivisione del valore tipico di un’attività low-profit“.