“Società Benefit”: un nuovo modello di fare impresa, oltre il profitto
Con l’introduzione di una norma dedicata nella Legge di Stabilità 2016, l’Italia diventa il secondo Paese al mondo, dopo gli Stati Uniti, a dare forma legale alle Società Benefit, “società che nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse” (Legge di Stabilità 2016). Con le Società Benefit l’Italia mira a diffondere, nel contesto nazionale, un nuovo modello di fare impresa che può intrecciare in modo efficace e innovativo le due facce dell’imprenditoria, profit e non profit, traendo forza dai benefici che le contraddistinguono.
In questo paradigma la dimensione sociale – tutt’altro che marginale e accessoria – diviene una fondamentale componente della catena del valore e si posiziona al centro della finalità d’impresa, con una visione integrata che parte dallo Statuto, si declina nella Governance, nell’organizzazione e nella struttura manageriale. L’accezione di produzione del valore si estende per perseguire la sostenibilità di lungo termine attraverso l’utilizzo di tutte le leve, incluse la collaborazione, la condivisione e la relazione con la comunità. Questo processo può aprire a sua volta nuovi fronti per quanto riguarda la capacità di innovare dell’impresa stessa e all’intero tessuto sociale ed economico.
Tali trasformazioni, tutt’altro che concluse e risolte, aprono numerosi interrogativi e riflessioni sui significati legati al “fare impresa” oggi nel nostro Paese e a tutti quei processi di creazione di valore condiviso che vedono nelle Società Benefit una delle espressioni più esplicite e forse dirompenti.
L’incontro organizzato a Milano dalla Fondazione Eni Enrico Mattei, in collaborazione con Aiccon, per il 26 febbraio prossimo, si pone l’obiettivo di costruire, attraverso l’unione di diverse pratiche e prospettive, un quadro d’insieme sui passi compiuti fino ad oggi nel processo di analisi e sperimentazione della “convergenza” che è prerogativa delle Società Benefit. A partire dalla testimonianza degli autori della prima legge italiana sulle Società Benefit e di coloro che hanno promosso l’iniziativa per costituire il primo gruppo di Certified B Corp, la discussione sarà volta a raccogliere il punto di vista di diversi soggetti che oggi guardano a questa nuova forma giuridica come a un ulteriore stimolo verso un paradigma economico più inclusivo e sostenibile.