Salerno città modello per la raccolta differenziata
A Ecomondo di Rimini Fiera presentata l’esperienza della città campana che in un solo anno è diventata la prima realtà italiana per lo smaltimento differenziato con il 72%
Il Sindaco: “Progetto di grande responsabilità e coraggio portato a compimento senza aumentare il costo del servizio ai cittadini”. La Protezione Civile: “In Campania più 200 Comuni hanno superato il 45% nella raccolta differenziata”. Il CONAI: “Prosegue il Progetto Sud, dopo Salerno siamo pronti a partire a Palermo”
Rimini, 29 ottobre 2009 – Salerno incoronata città modello per la raccolta differenziata. Questo pomeriggio al Caffè Scienza di Ecomondo, la Fiera internazionale del recupero di materie ed energia e dello sviluppo sostenibile fino a sabato a Rimini Fiera, sono stati presentati ufficialmente i risultati del Progetto Salerno che ha fatto raggiungere alla città campana il primato italiano tra i capoluoghi, con il 72% dei rifiuti raccolti e smaltiti in modo differenziato. Un traguardo raggiunto quindici mesi dopo l’introduzione del servizio di raccolta porta a porta che è stato esteso progressivamente a tutta la città dal centro storico alle zone collinari, dall’area della movida alla zona industriale. Ed ora si parla di Modello Salerno.
La collaborazione tra CONAI e Comune di Salerno è iniziata nell’ottobre 2007, quando la raccolta differenziata della città era intorno al 15%, con la firma del protocollo d’intesa per la realizzazione di un piano industriale di raccolta differenziata integrata dei rifiuti urbani con l’obiettivo di attivare su tutto il territorio comunale, nell’arco di circa un anno, la raccolta porta a porta di tutte le frazioni merceologiche ad eccezione del vetro. Tutta la fase di avvio del progetto è stata supportata da una forte azione di comunicazione a cura dell’Amministrazione e del Conai: informazione ad ogni famiglia, utilizzo di mezzi mediatici, ordinanze comunali, numero verde a disposizione dei cittadini, sportello all’interno degli uffici comunali e punti informativi sparsi in città per offrire ai residenti un alto livello informativo e renderli partecipi in prima persona nel miglioramento della qualità della propria vita. Nell’aprile dello scorso anno è partito il nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani che, dal settembre scorso, coinvolge l’intera città (145.000 abitanti, 57.000 utenze domestiche e 8.000 utenze commerciali).
I quantitativi di rifiuti avviati a smaltimento nei periodi gennaio-giugno 2008/2009, mostrano una riduzione del 52% di tali flussi, per una media di oltre 2.200 tonnellate mensili in meno conferite agli impianti di smaltimento. Analogamente si registra una media di circa 2.000 tonnellate mensili di rifiuti in più raccolti in maniera differenziata. Nel periodo di riferimento sono state raccolte in maniera differenziata circa 11.500 tonnellate in più rispetto all’anno precedente, con un aumento percentuale del 246% e si registra anche una riduzione dei rifiuti complessivamente prodotti. La riduzione riscontrata è dell’ordine di circa 600 tonnellate al mese con un valore percentuale prossimo al 10% di rifiuti prodotti in meno.
Vincenzo De Luca, Sindaco di Salerno: “Un atto di grande coraggio e responsabilità animato da una scelta politica di fondo, una impostazione non opportunistica che è passata attraverso il disciplinamento dell’intera comunità facendo leva sul senso civico e il rispetto delle regole. La città ha risposto positivamente perché il progetto è passato attraverso un’autorità morale in grado richiamare i cittadini al loro dovere visto che la città non ha mai, di fatto, conosciuto l’emergenza rifiuti. La collaborazione con il Conai è stata decisiva perché assieme abbiamo studiato e ponderato attentamente un piano industriale su misura per la città per poi partire gradualmente di quartiere in quartiere. Un lavoro molto impegnativo che ha comportato scelte di Bilancio delicate e rigorose, visto che il porta a porta costa di più, ma senza gravare sui cittadini: le tariffe non sono aumentate, anzi le abbiamo ridotte per i pensionati e le fasce deboli. Lo consiglio a tutti i miei colleghi, campani e non, perché è un impegno che va a beneficio di tutta la città e dei suoi abitanti con ricadute positive sul piano degli investimenti, del turismo e del rilancio del commercio”.
Piero Perron, Presidente del CONAI: “Il progetto Salerno si inserisce in una più ampia iniziativa che il Conai sta portando avanti da alcuni anni nel Sud Italia per sostenere tutte le Amministrazioni Comunali che vogliono fare raccolta differenziata. Fino a questo momento avevamo sempre operato su realtà di dimensioni medio-piccole mentre Salerno, con i suoi 150 mila abitanti, è stato il primo caso di città di medie dimensioni che ha deciso di attivare l’intero sistema di raccolta differenziata sulla base di un piano industriale serio. Noi ci abbiamo messo il know how e la comunicazione ma la parte più rilevante l’hanno fatta il Comune e i cittadini che hanno adottato comportamenti virtuosi. La definizione del piano industriale è stata molto lunga e articolata per mettere a punto le migliori soluzioni. Il nostro modello di riferimento nelle zone più critiche rimane il porta a porta perché più gradito ai cittadini, che possono conferire in modo comodo, e permette un controllo diretto sul rifiuto. Fatta crescere con successo la raccolta differenziata a Salerno ora siamo pronti a partire a Palermo dove, in novembre, partirà la raccolta differenziata nei primi quartieri”.
Mariella Maffini, Responsabile del coordinamento della raccolta differenziata della struttura del Sottosegretario all’emergenza rifiuti in Campania: “Il caso Salerno è il più eclatante ma nel 2008, in piena emergenza rifiuti, decine di realtà campane che si sono impegnate nella raccolta differenziata raggiungendo ottimi risultati. Sono infatti più di 200 i Comuni della Campania che in un solo anno hanno superato il 45% nella raccolta differenziata. Purtroppo Napoli rimane maglia nera e per il 2008 si assesta intorno al 17% del 2007 penalizzando l’intera Regione. Il nostro compito, come Protezione Civile, è quello di monitorare e certificare i dati che ci arrivano dai Comuni e segnalare per inadempienza quelli che non rispettano i limiti di raccolta differenziata stabiliti dalla normativa vigente, segnalandoli per lo scioglimento”.