Rural Festival, un presidio di biodiversità tra Emilia e Toscana
Sabato 2 e domenica 3 settembre 2017 a Rivalta di Lesignano De’ Bagni, in provincia di Parma, torna per il quarto anno l’appuntamento del “Rural Festival“, dedicato alla varietà di produzioni artigianali locali di agricoltori e allevatori: un invito alla scoperta e all’assaggio di prodotti di antiche razze animali e varietà vegetali.
L’area protetta di biodiversità di Rivalta di Lesignano de’ Bagni, nel cuore della “Food Valley” e allo stesso tempo in un territorio collinare fatto di verde, boschi di querce, calanchi e vulcanelli di fango recentemente eletto a riserva Mab Unesco, è pronta a ospitare una nuova edizione di un festival che è il momento clou di un movimento nato per salvaguardare colture e razze in via d’estinzione.
L’idea del Rural Festival nasce infatti dall’impegno da parte di agricoltori e allevatori della zona (e anche toscani), di far conoscere e assaggiare i propri prodotti che conservano un’antica storia che parla di semplicità e genuinità. Il motto è: tornare indietro per andare avanti e guardare al futuro. Si potrà quindi gustare la biodiversità agricola con stand gastronomici in cui assaggiare e anche ascoltare le singole storie che si nascondono dietro ad ogni piccolo produttore.
A fare bella mostra di sé ci saranno il prosciutto di maiale nero, arrosticini di pecora Cornigliese, pane di grano del Miracolo e Marocca di Casola, focaccia di frumento Gentilrosso, polenta Formenton Ottofile Garfagnana, testaroli della Lunigiana con farro, gnocchi di patata Cetica, polpa di pomodoro Riccio di Parma, pasta fresca all’uovo di gallina Romagnola, Tortél Dóls con mostarda, torta di patata Quarantina, arrosto di tacchino nero, cipolla Borettana, fagioli Zolfino al coccio, olio di Olivastra Seggianese, latte fresco e sorbetto di asina, formaggi unici di razze bovine e ovine, torta di prugna Zucchella, sorbetto di uva Termarina, miele biologico reggiano e Dop della Lunigiana. Una mostra-mercato ma soprattutto un’esperienza diretta, da vivere con tutti i sensi negli spazi della riserva naturale del Parco Barboj, tra frutti e animali di varietà e razze antiche e spesso dimenticate (ingresso gratuito, dalle ore 10 alle 19).
Il festival ospiterà anche un “parco mezzi“, con modelli di vecchi trattori Landini e Lamborghini prodotti tra gli anni Trenta e Cinquanta e un ricco “parco animali” di antiche razze, come il maiale nero, il suino di Cinta Senese, la pecora Cornigliese, Massese e Garfagnina, il cavallo Bardigiano, l’asino Romagnolo e Amiatino, la vacca grigia Appeninica, Valtarese e Ottonese, il tacchino di Parma e Piacenza, la gallina Romagnola e Valdarnese. Non mancheranno vini da antichi vitigni tosco-emiliani come la Fortana del Taro o quello ricavato dall’uva Termarina, la varietà “Maestri” già nota ai tempi dei Romani e dalla Toscana vini come Mammolo, Ciliegiolo, Malvasia Nera, Fogliatonda e ancora vino da Sangiovese in purezza e vin santo da Malvasia del Chianti.
Nel weekend del 16 e 17 settembre il Rural Festival si trasferirà, anche quest’anno, a Gaiole in Chianti (Siena) per un fine settimana toscano in piazza Ricasoli e lungo la principale via del paese di Gaiole in Chianti, dove anticamente si teneva il mercato delle merci, con la stessa formula.
Grazie al patrocinio dei Comuni di Lesignano De’ Bagni e di Gaiole in Chianti e alla collaborazione del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano le due tappe del Rural Festival serviranno a mettere in primo piano un’economia del passato più che mai attuale, un progetto di recupero delle biodiversità per tornare a presidiare i campi. Un modello di economia sana e sostenibile che fa leva sul recupero delle antiche coltivazioni strettamente connesse al territorio. Un movimento che non si esaurisce in questi due weekend ma che di anno in anno continua a dare speranza a tutte quelle giovani generazioni di agricoltori e allevatori custodi del territorio.