Risorse idriche in crisi: il punto nel convegno di Napoli
Si terrà oggi all’Università Federico II di Napoli la convention nazionale dei geologi per ricordare uno dei padri dell’Idrogeologia in Italia, Pietro Bruno Celico. Un’occasione per fare il punto sullo stato di salute delle risorse idriche in Italia alla luce dell’ultima ondata di calore che ha allarmato le principali città italiane .
I dati sullo spreco di acqua nel nostro Paese sono infatti allarmanti. “Secondo i dati ISTAT in Italia – spiega Silvia Fabbrocino del Dipartimento di Scienze della Terra, Dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università Federico II - le precipitazioni medie nel decennio 2001-2010, corrispondenti a circa 245.457 milioni di metri cubi d’acqua, segnalano un incremento dell’1,8% rispetto alla media del periodo 1971-2000. Nel 2012 i gestori dei servizi idrici operanti in Italia erano 3.161, dei quali l’82,8% è rappresentato da amministrazioni comunali. Negli ultimi anni si è aggravata però ulteriormente la dispersione idrica, passata dal 32% del 2008 al 37,4% del 2012. Inoltre registriamo un aumento significativo dei prelievi d’acqua ad uso potabile sull’intero territorio nazionale, che già nel 2012 erano arrivati a 9,5 miliardi di metri cubi, di cui l’84,8% proveniente dalle risorse idriche sotterranee, con una crescita del 3,8% rispetto al 2008. Sprechiamo molta acqua” .
“È necessario dunque – prosegue la Fabbroncino – focalizzare l’attenzione sullo sviluppo ed implementazione dei criteri per la pianificazione e per il management della risorsa basati sull’approfondimento delle conoscenze dei fattori e dei processi naturali che regolano il flusso e la qualità delle acque sotterranee, ovvero la disponibilità idrica, e sulla previsione degli impatti attuali e futuri delle opere e delle azioni antropiche sul territorio, incentivando le azioni virtuose di riduzione degli sprechi, uso e riuso della risorsa, di realizzazione di pozzi ecosostenibili e di miglioramento dei sistemi infrastrutturali.
La gestione e la salvaguardia di una delle più importanti risorse naturali, l’acqua, a livello europeo è, del resto, sempre più impostata sui principi del cosiddetto sviluppo sostenibile. L’acqua è infatti natura, salute, cibo, uguaglianza, urbanizzazione, industria, energia.
La gestione efficiente di questa preziosa risorsa, spiegano i promotori del convegno, è sufficiente a garantire uno sviluppo sostenibile e tale obiettivo è perseguibile mediante un perfezionamento dei sistemi tecnologici, un’ottimizzazione del mercato, attraverso una modulazione della richiesta, un abbattimento degli sprechi ed una maggiore consapevolezza degli effetti delle azioni antropiche sull’ambiente. In altri termini una migliore qualità della vita è figlia di una migliore qualità della risorsa acqua.
L’incontro di Napoli sarà l’occasione per ricordare la figura del professor Pietro Bruno Celico, uno dei padri dell’Idrogeologia in Italia. L’evento è stato organizzato dal Dipartimento di Scienze della Terra, Dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università degli Studi di Napoli, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Campania e d’intesa con il Comitato Italiano dell’International Association of Hydrogeologists (IAH Italian Chapter) e con l’Associazione Italiana di Geologia Applicata e Ambientale (AIGA).