Restauro-Musei: il Salone di Ferrara punta sull’economia del patrimonio culturale e ambientale
Fino al 24 marzo 2017 torna, nella sede di Ferrara Fiere, il “Salone del Restauro”, rinominato, nella sua XXIV edizione, Restauro-Musei, Salone dell’Economia, della Conservazione, delle Tecnologie e della Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali.
Tre giornate di esposizioni, convegni, eventi e mostre, con l’intento di promuovere il patrimonio culturale e ambientale sotto tutti gli aspetti. L’edizione 2016 ha riscosso infatti una serie di risultati che hanno portato al rafforzamento e all’ampliamento del Salone 2017, una delle più accreditate manifestazioni per gli operatori dei beni culturali e ambientali.
Il Salone intende innovarsi e rivolgersi alle nuove logiche di mercato, alle opportunità e alle necessità di cambiamento del Paese, nella convinzione che il patrimonio storico-artistico e ambientale ne siano la principale risorsa. Una risorsa che deve trovare luoghi, opportunità, professionalità in sinergia tra loro e in grado di valorizzarli e trasformali in un importante volano dell’economia nazionale.
Anche questa edizione conferma la veste cucita insieme al MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, partner storico della manifestazione, il quale ha individuato nel Salone la giusta cornice per rappresentare il Sistema Museale Italiano in tutta la sua interezza e complessità, e ha collaborato all’introduzione del nuovo evento dedicato alle realtà museali già dalla scorsa edizione.
In uno spazio di 600 mq, la XXIV edizione del Salone 2017 vedrà la presenza dei trenta direttori dei principali musei italiani, i 17 Poli Museali regionali e gli Istituti Centrali, Nazionali, dotati di autonomia speciale, con l’obiettivo di portare il proprio contributo nell’accelerazione dell’incontro tra domanda e offerta e di evidenziare il lavoro delle imprese che operano per la conservazione, la valorizzazione, la salvaguardia e la tutela del patrimonio culturale e ambientale: un importante punto di riferimento per tutti gli addetti del settore e per gli ordini professionali.
Nel corso delle tre giornate, infatti, i musei italiani partecipanti avranno la possibilità di incontrare e avviare dialoghi e collaborazioni con una vasta platea di interlocutori che, oltre ai consueti espositori, abbraccia un panorama sempre più ricco e qualitativamente elevato proveniente da svariati settori: illuminotecnica, climatologia, software e altre tecnologie, accoglienza, guardiania, ristorazione, bookshop e merchandising, allestimenti, trasporto opere d’arte, archiviazione e catalogazione.