Radiobici: riparte l’inchiesta a due ruote sui percorsi del cibo
Radiobici, la bicinchiesta guidata dal giornalista Maurizio Guagnetti è partita ieri da Milano per attraversare l’Italia in circa cento tappe fino a tutto luglio, con tante nuove storie da raccontare a bordo del tandem multimediale, trasformato quest’anno nella prima cucina a pedali. La presentazione si è tenuta a Palazzo Marino, con la partecipazione di Pierfrancesco Maran, assessore alla mobilità, ambiente, metropolitane, acqua pubblica ed energia del Comune di Milano, Giulietta Pagliaccio, presidente Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) e Gianluca Pellizzoni che accompagna Guagnetti in questa avventura su due ruote.
Quest’anno il tema è “Un viaggio a tappe per ricostruire i percorsi del cibo: dalla produzione locale alla ristorazione“. Un argomento che anticipa il focus di Expo 2015. Guagnetti realizzerà un video racconto di un modo sostenibile di viaggiare, alla ricerca delle ricette più sfiziose pedalando con i migliori chef, ma anche con personalità di spicco dell’attualità, della politica, dello spettacolo, imprenditori, agricoltori e cittadini. La Radiobici è attrezzata con una bici-cucina trainata dal tandem per preparare i piatti del Made in Italy nei luoghi più suggestivi della penisola. A partire dalla prima tappa in programma, ad Aosta.
L’accento, come nelle precedenti edizioni, resta sulla sostenibilità con le tematiche del bio e del chilometro zero. Due gli appuntamenti fissi sul sito: il lunedì con la puntata che racconterà tutti gli ospiti incontrati lungo la strada e il giovedì con l’intervista sulle due ruote. Inoltre, Radiobici sarà in onda lunedì, mercoledì venerdì con un collegamento in diretta su Radio 105 all’interno del programma 105 Friends.
Quest’anno Radiobici abiterà nelle case degli host di Airbnb. Il team selezionerà, attraverso il portale, le case di Air B&B in cui soggiornerà per ogni città del tour. Altra novità è l’apparato tecnologico di Radiobici che è stato affidato a Alcedo Italia, azienda di Cesena che si occupa di motori per bici a pedalata assistita, e per l’occasione ha costruito un sistema in grado di muovere i 280 chili di tandem e alimentarne gli impianti di trasmissione. Durante il percorso saranno sperimentate diverse soluzioni per riuscire a rendere il tandem energeticamente autonomo.