Quanto costa produrre carne di qualità? Lo racconta Slow Food all’Expo
Un lungo ponte all’insegna del “cibo buono” è quello che offre lo Slow Food Theater (estremità Est Decumano, vicino alla Collina Mediterranea) ai visitatori di Expo 2015, con incontri e degustazioni tutti all’insegna della scoperta della biodiversità.
Tra gli appuntamenti in programma (consultabili dal sito di Slow Food), giovedì 29 maggio, alle 15, l’incontro e dimostrazione “Festa del Latte”. Marco Fustinoni, casaro quarantenne originario della Valle Brembana (BG), racconta e produce in diretta lo Stracchino delle Valli Orobiche, Presidio Slow Food. Figlio d’arte, Fustinoni ha ereditato insieme all’azienda che conduce da qualche anno, anche la sapienza paterna. Alleva una ventina di bovini, bruno-alpine e pezzate rosse, che alimenta con fieni locali di sua produzione. Allo Slow Food Theater terrà una dimostrazione di cagliatura lavorando il latte per simulare la produzione dello Stracchino e utilizzando strumenti e tecniche affinate in secoli di tradizione casearia.
Domenica 31 maggio alle ore 15, invece, l’atteso incontro “Quanto costa un hamburger?”, a seguito delle recenti polemiche con il colosso del fast food McDonald’s. La domanda di Slow Food è: “pagare 1 euro per mangiare un hamburger sembra un buon affare: ma davvero è possibile offrire un panino con 100 grammi di carne a quel prezzo? Quanto costa davvero produrre carne di qualità?”. Proverà a dare qualche risposta Sergio Capaldo, veterinario e creatore del Presidio Slow Food della razza piemontese.
Sempre domenica 31, alle 16,30, seguirà il meeting dal titolo “È biologico!”. “C’è sempre più bisogno di biologico – spiegano gli organizzatori – perché cresce la domanda e perché è la nostra stessa Madre Terra a chiederci di praticare un’agricoltura più pulita. Ma che storia ha l’agricoltura biologica in Italia? E soprattutto, quali sono le prospettive per il futuro?“. Risponderanno a tali quesiti alcuni dei protagonisti della storia del biologico in Italia.
Infine, martedì 2 giugno (festivo), alle ore 16,30, “Un’Alleanza tra cuochi e produttori per salvare la biodiversità”. La strada maestra per salvare la biodiversità alimentare è … mangiarla! Solo facendone uso, infatti, creiamo le condizioni perché si continuino ad allevare le razze e a coltivare le specie che sono il nostro grande patrimonio. Per dare forza a questo impegno e per creare un patto forte tra chi custodisce la biodiversità alimentare e chi può farne il migliore uso, è nata l’Alleanza Slow Food dei Cuochi. Ne parleranno Roberto e Alessandra Casamenti del ristorante La Campanara di Galeata (FC), tra i primi ad aver aderito al progetto.