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Protocollo anti-smog: la Regione Piemonte attiva il “semaforo”

Il protocollo operativo regionale antismog entra nel vivo con la pubblicazione del primo report giornaliero della concentrazione di PM10 nell’aria da parte di Arpa Piemonte. Pubblicazione a cui segue quella, sul sito della Regione Piemonte, del “cruscotto” a colori crescenti, dal giallo al rosso vivo, ciascuno indicante un set di provvedimenti ad hoc per ridurre le emissioni, cui sono invitati ad aderire i sindaci delle città con più di 15 mila abitanti in situazioni di criticità per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. L’adesione alle misure è aperta anche ai comuni più piccoli, ma sempre su base volontaria.

Secondo quanto previsto dal protocollo, Arpa Piemonte produce quotidianamente, entro le 12, dal lunedì al venerdì, un aggiornamento sullo stato della qualità dell’aria per ciascuno dei comuni o gruppi di comuni coinvolti, pubblicandolo sulla pagina web . Sul sito della Regione Piemonte segue poi la pubblicazione del “cruscotto” o “semaforo”.

I comuni dell’area metropolitana torinese (Torino, San Mauro, Settimo Torinese, Borgaro Torinese, Venaria, Collegno, Grugliasco, Rivoli, Orbassano, Beinasco, Nichelino e Moncalieri), sono considerati come un’unica entità ai fini dell’attuazione del cruscotto.

Per ognuna delle aree la valutazione dell’eventuale attivazione di uno dei livelli del cruscotto viene effettuata quotidianamente mediante un algoritmo che analizza, sulla base delle soglie adottate, sia i dati misurati fino al giorno precedente da una o più stazioni di riferimento, sia i dati previsti per il giorno in corso e per i due successivi.

Le  soglie  per  l’attivazione  del  cruscotto  sono  quelle  definite  dal  Tavolo sull’Emergenza  Smog riunitosi  in  Regione  Piemonte  nella  prima  convocazione del 3 febbraio e associate alle misure già presentate in quell’occasione. La soglia di concentrazione giornaliera di PM10, definita dannosa per la salute  umana dall’OMS è pari a  50  µg/m,  pertanto il  suo  raggiungimento consecutivo per  7  giorni  attiva  il  livello  di  cruscotto  di  colore  giallo,  a cui conseguono almeno queste azioni: blocco della circolazione urbana per veicoli diesel Euro III dalle 8.30 alle 18.30 o con orario in accordo con le limitazioni già in vigore; riduzione di 1 grado (o di 1 ora del funzionamento) del riscaldamento degli edifici pubblici; divieto di bruciare residui vegetali in campo; divieto di utilizzo di caminetti aperti; divieto di spandimento libero in agricoltura dei liquami derivanti da deiezioni animali nel raggio di 20 Km dagli agglomerati sottoposti alle misure.

Al raggiungimento consecutivo, per 3 giorni, del doppio della soglia limite di concentrazione giornaliera di PM10 pari a 100 µg/m si attiva il livello di cruscotto di colore arancio a cui conseguono ulteriori azioni: blocco circolazione urbana per veicoli diesel Euro  IV dalle 8:30 alle 18:30; ulteriore  riduzione  di  1  grado  (o  di  1  ora  del  funzionamento)  del riscaldamento degli edifici pubblici (2 gradi o 2 ore in meno).

Se poi per 3 giorni consecutivi si raggiunge il triplo della soglia limite di concentrazione giornaliera di PM10 pari a 150 µg/m si attiva il livello di cruscotto di colore rosso cinabro, a cui conseguono le ulteriori azioni: riduzione della velocità sulle strade tipo A/B a 90km/h massimi (90km/h per strade tipo A , 70 km/h strade di tipo B); blocco  totale  circolazione  urbana  mezzi  diesel  dalle  8:30  alle  18:30.

Infine, se per 3 giorni viene superata una concentrazione giornaliera di PM10 pari a 180 µg/m si attiva il livello di cruscotto massimo, di colore rosso vivo, a cui seguono le azioni più drastiche: blocco  totale  della circolazione  urbana per i veicoli  privati  nei  giorni  feriali  dalle  8:30 alle 18:30 o permanente; blocco  totale  della circolazione  nelle  aree  extra  urbane per i veicoli  privati  nei  giorni feriali dalle 8:30 alle 18:30 o permanente; bus gratuiti.

A questo link il testo del protocollo.

 

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